Turno di una voce!!
Era così che facevamo fin dagli anni... "anta"!
Io ho iniziato negli anni "anta" ma ricordo benissimo, come appassionato come avvenivano anche in precedenza i cosiddetti turni, fin dal doppiaggio nei primi decenni del '900.
Ma il turno vero e proprio a livello quasi industriale è iniziato con l'arrivo delle radio private e l'enorme diffusione del mezzo come veicolo pubblicitario.
Si definisce "turno" anche il costo base per diverse ragioni, una delle quali è l'avvio dei lavori, ovvero il viaggio che l'attore doveva compiere per arrivare fin nello studio, assieme agli altri attori convocati per l'occasione. In genere con un turno fuori sede (cioè se dovevi spostarti da una città all'altra, cosa molto probabile), ti partiva mezza giornata: autobus, treno, taxi, pasto in piedi o insalata, caffè e ritorno. Quindi un costo base. Mica si poteva fare tutto a distanza, c'era l'ISDN ma non era alla portata di tutti e comunque la usava uno studio dove l'attore andava a registrare, magari per evitare una viaggio Milano-Roma.
Così, le agenzie sceglievano le voci su un catalogo, ADAP era uno dei più famosi all'epoca, organizzavano il turno con gli attori in una sala attrezzata (Fostex, Revox, in seguito Pro Tools e soci), si registrava e tutto finiva su nastri, e per le radio sulle audiocassette C3 spedite in copia alle varie agenzie di programmazione. Anche sui DAT, ma le audio cassette erano le più usate per le emittenti locali.
C'è gente che non le ha mai viste le audiocassette... mi sento vecchio!
Ho parlato del FAX? Dei corrieri che portavano i DAT da uno studio all'altro in 24 ore? Dei sistemi BBS (i progenitori del file sharing moderno)?
Nel frattempo sono arrivati gli anni 90, i primi CD, i primi masterizzatori CD e i DAT hanno continuato a perdere terreno (ho un Tascam che prende polvere!).
E alla metà degli anni '90 internet ha cominciato davvero a prendere piede.
Ricordo di avere portato spot in mp3 su floppy disk a qualche mio cliente... che naturalmente ha dato giù di testa insultandomi e maledicendo i computer... win 3.1 o al massimo win 95... immagina tu!
Per non parlare dell'audiocassetta digitale e dell' MD Sony! Ibridi che si sono visti passare in quel decennio. Ma oggi la connettività di una chiavetta è già buona per connessioni dirette, quasi al livello della vecchia ISDN, unica tecnologia che regge ancora il passo anche se in molti posti non vengono più installate nuove utenze.
A far superare i confini e a ridurre le distanze c'è la velocità complessiva delle connessioni, dove non arriva il cablaggio arrivano i ponti radio (NGI Eolo, Stel e chi più ne ha...)
Ieri c'era la vespa, l'autobus, il treno... e oggi?
Oggi c'è il Teletrasporto!
- IPDTL, con Chrome su ogni computer (in futuro anche si iOS)
- Source Connect (VST, Pro Tools o stand alone)
- SoundStreak (WIN E MAC)
- VST Connect SE (per Cubase 7 e Nuendo).
- Skype per la semplice direzione on line (persino Google Talk!).
- ISDN con il lato “B” per connessioni punto punto attraverso internet.
- Altri eventuali software e codec...
Per farla breve, internet: un teletrasporto.
E per il momento arriva solo la voce e al massimo l'immagine da una webcam, chissà che in futuro non si potranno davvero far passare le persone!
Se s'interrompe la connessione a metà del download magari si presenta un problema ma io già "a metà" farei un bell'omino di 60 chili... basta e avanza! Che dici?
Ciao e grazie,
Paolo
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