Non ci posso fare niente, non voglio eliminare la ricezione di queste fantastiche email, chicche di conoscenza e fonte per me di accrescimento culturale. Si tratta di
promozioni. Certamente è possibile intuire il mercato altrui anche da questo.
Da quel che leggo oggi però non è una newsletter di questo pianeta o di questi tempi. Ma sì, sono io che vivo in un mondo separato e isolato distante da quello dello scrivente, ricevo le
newsletter da Minchiacentauri attraverso radiazioni spaziotemporali in lasercazzobubbola trignonometrica attraverso l'anti materia, fatto che spiega l'approdo alla mia
mail.
Ne ricevo una al mese, in genere, ed è cosa buona avere la costanza di scrivere. Però, ecco, però!
Nelle News Letter di marketing non pretendo leggere degli insuccessi. Ma in una News Letter forse dovresti almeno evitare di scrivere cazzate TROPPO GROSSE!
Dovrei evitarlo ma qualcuno nell'iperspazio internettico deve ricevere, magari un giorno quando di me non resterà altro che un peto polveroso, questo criptico messaggio: MA CHE CASPITA DICI?!?
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Sbaglio, o l'anno è iniziato con una curiosa ventata di ottimismo? ... non sono l'unico ad aver notato un interessante
aumento del lavoro...
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Curiosa ventata di ottimismo!
Non vorrei sembrare villano ma ricevo decine di telefonate la settimana e molti demo da colleghi molto bravi che si propongono a me, che faccio il loro stesso lavoro. Il fatto che per te sia iniziata bene è perché a volte bastano un paio di lavori sovrapposti per incasinare una settimana o per riempire la giornata.
Certo, uno è libero di dire "a me va benissimo", ma in una News Letter mi aspetterei maggiore aderenza al mondo che ti circonda. Evidente che non è il mio. Fallo garbatamente almeno per rispetto
verso le decine, centinaia di persone che si stanno accoppando perché non riescono a farcela. Questi non sono i tempi giusti, questa non è Facebook e non siamo negli anni '80 e '90.
Se l'ha detto un presidente del consiglio spodestato non puoi scriverlo in una newsletter spedita su questa terra, l'Italia del 2014 dove i terremotati si tirano su la casa da soli che lo stato
non ha tempo, gli alluvionati spalano il fango con i volontari la dove non esistono politiche di gestione del territorio. Dove i medici della sanità pubblica fanno turni massacranti e non si
assume personale e gli ospedali chiudono ma i discount registrano aumenti e persino le grandi GD alimentari notano che la gente preferisce mangiare male ma poter mangiare piuttosto che
pensare alla qualità.
CARO, CARISSIMO AMICO, prendo la tua lettera per riflettere con te: l'aumento di lavoro che hai voluto condividere ha forse una ragione ristretta sul tuo piccolo fazzoletto di cielo.
Piove sulla tua testa ma non è la stagione dei monsoni: è un acquazzone passeggero e isolato.
Piove persino nel deserto, sai?!
Molti Studi di registrazione vecchio stampo hanno chiuso perché siamo a cavallo tra il passaggio dalle lampade a petrolio a quelle elettriche. Il mercato globale rappresentato da internet
che qui per ora è aperto verso il mondo ricco, consente agli stranieri di raggiungerti e per te che devi dare lavoro a te stesso basta poco.
Sai, anche durante le guerre la gente mangia, fa l'amore, muore, nasce.
Ho visto anche io un aumento del lavoro a partire dal 2005 solo perché mi sono posizionato sul lato giusto del fiume: internet, ma non è un dato ottimistico per il resto del mondo dove
vivo.
Dipende da cosa c'è scritto nei messaggi che ricevi dal mercato globale.
Io ci leggo: tutto al ribasso, e con l'aumento della concorrenza che arriverà anche da noi, arriverà quel ribasso perché tutti si svenderanno pur di avere un pezzetto di crosta di pagnotta da
mangiare: pane e dignità.
Non infierire sul tuo pubblico con l'intento di promuovere te stesso fingendo che sei un drago. Ma continuo a leggere:
...
... parliamo della segmentazione... sono apparsi brand che si identificano
come venditori di un unico prodotto: scarpe e scarpe, divani e divani, armadi e armadi, solo affitti, riso rito, insalata ricca ... Forse anche gli speaker, le agenzie, gli studi, dovrebbero iniziare a stringere il loro mercato di riferimento e
segmentare?
Vi lascio con questa riflessione.
...
Caro, caro amico, ti perdi il concetto:
Mutande&Mutande è un franchising come Insalate&Insalate, come Carote&Carote.
Come applichi il concetto di franchising al nostro mestiere? Voce&Voce? Doppiaggio&Doppiaggio? Cartoni&Cartoni?
Il nostro è un lavoro paragonabile a quello di un artigiano e di un artista, sta li in mezzo! Quando abbiamo culo ci viene un lavoro artistico, quando no se almeno sappiamo fare il nostro lavoro
è artigianale!
Se ti guardi attorno la segmentazione è avvenuta, ci sono i corsisti, i doppiatori, gli "spottari", i DJ e i più bravi a comunicare comunicano una cosa alla volta, ma poi fanno di tutto. Perché
fare un solo prodotto significa che presto, alla prima mareggiata, affogherai.
Ma a parte questo, noi ci rivolgiamo a professionisti, non al pubblico. Almeno io credevo questo. Però mi fai pensare che tu voglia rivolgerti al pubblico direttamente come
un venditore all'ingrosso di caramelle. Certo, puoi farlo.
Quelli che detengono i franchising si fanno pagare per darti le chiavi di un negozio che si chiama Caccole&Caccole, molto pubblicizzato e con un "sicuro fatturato". Per farti
rispettare il contratto ti chiedono il raggiungimento di quote di vendite. Se non lo fai perdi il franchising.
Nel frattempo Caccole&Caccole è solo un nome all'interno della lunga lista di attività che l'imprenditore che ha avviato il franchising gestisce. Lui sa benissimo che una sola attività mono
prodotto è un rischio e dopo sono Cavoli&Cavoli.
Amari. Chi gestisce il negozietto in franchising invece è una sorta di impiegato, senza troppi diritti perché è un imprenditore. A grandi linee.
Se farai un franchising degli spot, io non ci starò! Te lo dico subito!
Voglio anche dirti che la frammentazione che tu vedi, quella che hai citato come esempio, è una concentrazione nelle mani di pochi a discapito dell'artigianato e
dell'unicità tipica italiana.
Quella frammentazione sono grandi catene di pochi ricchissimi proprietari che vendono gli stessi oggetti dappertutto in negozi sempre uguali che oggi ci sono e domani c'è un
nuovo giocattolo. Quelli fanno tantissima pubblicità perché lo sanno che è l'anima del commercio ma ne fanno una di campagne una per tutti a basso costo su base
nazionale.
Io non la trovo esattamente una bella notizia.
Tu scrivi di SEGMENTARE e trovi una strategia geniale e concentrare gli sforzi su un unico target. Che cosa vuoi dire? Che dobbiamo fare un sito per prodotto?
PaoloB.spotradio (spot&spot)
PaoloB.corsiaziendali (corsi&corsi)
PaoloB.documentari (zebra&gnù)
PaoloB.cantante (Canta&Scappa)
Ma noi non vendiamo caramelle o scarpe tutte uguali, facciamo prodotti su misura. I Brand di cui parli sono essenzialmente per il pubblico finale.
Io e te lavoriamo dietro a questo livello, o almeno dovremmo farlo perché il pubblico deve avere un prodotto finalizzato da chi sa come farlo. Ripeto puoi farlo ma quindi, qual è il concetto della News Letter?
La pubblicità non è un'arte per pochi ma richiede almeno lo studio di certe tecniche di comunicazione e la conoscenza della lingua italiana per poter comunicare a tutti i livelli. Persino il mix e l'editing audio e video richiedono professionalità da usare sui software e sugli hardware.
Se ti rivolgi ad una Agenzia di Comunicazione troverai persone con un know how, un back ground nel suo settore, puoi chiedere di realizzarti uno spot e lo spot sarà eccellente perché chi lo realizza sa scriverlo, sa come fare arrivare il messaggio al target, sa come lavorano gli Studi di produzione i quali sanno come lavorano le voci e gli attori. Ma il cliente finale non lo può sapere. Crede di saperlo ma non lo sa. Ma ora le voci sono on line anche per il pubblico.
La segmentazione nel nostro settore sarebbe la semplificazione dei servizi disponibili on line per far si che colui che vuole lo spot se lo possa comprare con un click. Anche senza sapere cosa compra. Che ci vuole? Una voce e una base musicale! Scaricata da internet. Il testo? beh... che ci vuole!
Ma è come cambiare l'olio ad un Turbo Diesel chiedendo a google "olio per motori", versarlo nel motore Turbo e scoprire che la turbina alla seconda accensione grippa perché l'olio per
motori non aveva la caratteristica del velo protettivo per le partenze che hanno gli olii Turbo. E di segreti da meccanico ce ne sarebbero migliaia. Pure nei nostri settori ci sono cose da
sapere.
Ma grazie ad un software e alle librerie musicali on line tutti possono fare gli ingegneri del suono e i "tecnici" di mix. Così capita di sentire spot super pompati in cui il mix
lo si fa con compressori che uccidono la base sulla dinamica del parlato grazie allo slide chain.
Che lo spot mal scritto, mal mixato e mal recitato non abbia effetto, il cliente non se ne rende conto perché non è che il motore tossisca, egli darà la colpa al "mercato", alla crisi.
Ma col tempo, col degradare delle produzioni tutte a basso costo l'intero settore perderà valore perché la segmentazione porta a farsi concorrenza su un singolo
prodotto e la concorrenza a favore del pubblico finale non sarà orientata al prodotto migliore ma al meno costoso. E tutto diventerà cacofonia.
Magari tu farai un sito dedicato ad una frangia del nostro settore, Ti do l'idea: Spot con un Click!
Il form sul sito dove scrivi il testo, scegli la voce tra i file dei tuoi colleghi, scegli la base tra quelle disponibili, paghi e ti arriva a casa l'mp3.
Io non l'ho fatto perché ho rispetto per i miei clienti. So che farei concorrenza agli studi con cui lavoro e fornirei la possibilità al cliente finale di farsi male da solo: cacca a pagamento.
Però se lo fai bene, con un revisore dei testi e gente brava al mix, funziona.
Solo che un progetto del genere lo faresti per rendere economico il prodotto e allora cacca per tutti!
Oppure più semplice: Segreteria con un Click!
Le
segreterie telefoniche. Un sito di SOLE segreterie.
L'accento grave o acuto sulla o sceglilo tu.
Meno editing, finisce tutto in IVR e va bene così. Basta che sul sito scrivi "professionista", la voce di "famosi spot", prezzi bassi e sei a posto.
Un tecnico del suono sa che a frequenze come quelle degli IVR la ripresa e la finalizzazione pre compressione del file, deve essere corretta in frequenze che altrimenti diventano rumore.
Ma, il tuo sito segmentato che per stare sul mercato venderà a pochi euro un servizio normalmente venduto a 5 volte tanto, non ne terrà conto ma in cambio creerà un precedente che il pubblico non
comprenderà, crederà che gli altri rubino e tu sia l'innovatore. Invece avrai solo creato un calo dei prezzi sul mercato.
Ripeto, puoi farlo, puoi aprire una attività collaterale o inserita nella tua per realizzare non solo la voce ma gli spot completi e diventare bravissimo.
Ma il lavoro che è aumentato da cosa arriva? Da ch parte del tuo settore? Fammi capire cosa volevi dirmi con "la curiosa ventata di ottimismo". E poi, perché curiosa?
Forse cercavi ingenuamente di riempire la lettera compilando una cosina carina, positiva, che lasciasse di te un bel ricordo: sono figo, sono bello, tutti mi vogliono! Click, invia e decollo verticale! Se avessi sottoposto la tua idea ad un professionista ti avrebbe fornito una analisi dei rischi di una News Letter mal realizzata.
Per la prossima News Letter, se non tratta di nulla di tecnico o non riporta candidature ad oscar, se nulla c'è da dire oltre a marcare presenza, ecco un suggerimento non richiesto: un bel tacer non fu mai scritto.
Oppure scrivi, che almeno i miei neuroni morti di sonno si scatenano!
Ah, no, hai cancellato il mio indirizzo... bastardo!
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