Il mestiere del Voice Talent, fare lo speaker è affascinante per tante persone che regolarmente mandano provini fatti in casa, telefonano per sapere se possono venire in studio a fare un
provino.
Molti già del mestiere si trovano a fare i conti con il cambiamento che ha interessato il settore aprendo di fatto nuove opportunità per chi vuole iniziare a lavorare in remoto da casa propria.
Ci sono fior di voci VIP che lo fanno, affiancando la loro attività di fama con il lavoro da casa. Ci faremo sempre più i conti in futuro e non solo per i voice talent.
Acqua consigli e sale se non ti chiedono non devi dare, recita un detto del sud.
Ma me lo chiedono spesso quale delle tante piattaforme P2P sia la migliore per lavorare come voice talent. Ultimamente anche in chat e quindi rispondendo a Laura tento di dare una dritta anche a te. Una dritta, nulla di più.
Come fosse facile! Provo a dirti la mia:
la prima risposta che oggi darei è "il tuo sito web".
Lo so che pensare di piantarsi su un sito nell'oceano infinito del web ti da un senso di smarrimento: e chi mi trova qui? Chi mai potrebbe essere interessato a me? ... E invece...
devi sapere che il web è un oceano molto frequentato, devi avere cose interessanti da offrire, a tema con le tue reali capacità, devi essere onesto e metterci la faccia, devi avere la pazienza di attendere che la semina dia frutto.
Se apri un sito tutto tuo fai attenzione perché molti siti gratuiti non offrono visibilità, di solito i vari provider offrono il SEO a chi paga. Traduco? La
visibilità e l'indicizzazione delle tue pagine su Google & Co. Ma l'investimento ti ripaga, ed è facile da gestire. Qui su Jimdo lo è, ma direi anche altrove. Non ti nascondo che è un lavoro
extra, come del resto molte altre abilità che all'apparenza non sono parte del nostro lavoro ma che invece servono. Devi studiare un po'. Magari evita di creare un sito
mirabolante, non serve ai fini del lavoro. Quel che conta alla fine sono le tue capacità come attore, il suono che riesci a fornire e l'onestà. Beh, a dire il vero ci sono molti altri fattori,
per esempio la tua capacità di comunicare, la velocità con cui agisci, la tua pazienza e molto altro. Come avere un negozio.
Prima di proseguire: do per scontato che tu sia un voice talent, uno speaker, un attore con tendenze verso il
professionismo che cerca il proprio posto in questo nuovo mondo globale! Ti parlo di "clienti" pensando che tu intenda offrire i tuoi servizi a persone che ti affidano un
incarico.
Se non c'è dietro un adeguato senso della responsabilità e anche una certa passione e umiltà, perdi tempo e ne fai perdere agli altri. Se il tuo caso non rientra
nel professionismo valuta tu se pagare per partecipare ai casting nei portali. Sappi però che nel giro di 10 anni da quando sono esplosi come fenomeno, c'è sempre più consapevolezza, anche sulle
piazze estere dove la lingua italiana e le sue sfumature non sono più così sconosciute.
Si valuta il suono, la tecnica microfonica, la velocità di risposta... e consentimi di ricordare che c'è un lato fiscale da valutare, comprendente fatture verso
l'estero, IVA e tasse o autodichiarazioni e ultimo ma non meno importante gli NDA, cioè gli impegni legali verso materiali o informazioni cui vieni in possesso ma che non devi divulgare. Non è
uno scherzo se pesti una cacca di questo tipo.
Devo anche dirti che coi portali P2P di solito non ti rivolgi a chi doppia sui canali Sat o DDT. Quella è una storia diversa. Idem per il Cinema.
Appurato che vuoi farlo di professione, che ci vuoi provare iniziando dal basso ma non vuoi/puoi farti sala d'aspetto nelle sale di doppiaggio, tento di fornirti un quadro della situazione. Non è la Bibbia, è solo il mio punto di vista.
Tre categorie principali di portali e alcune varianti:
A: i portali che ospitano le voci a cui i clienti possono far pervenire i casting o direttamente agli attori reputati adatti o attraverso gli automatismi del portale stesso. Questi sono i P2P veri e propri dove il Voice Talent paga per partecipare ai casting oppure in forma gratuita resta in vetrina negli scaffali più bassi e riceve solo chiamate dirette da chi è interessato. Al gestore del portale P2P va bene comunque perché i contenuti generati dagli utenti, comprese le partecipazioni ai forum o sulle pagine dei social media arricchiscono la forza sul web del portale stesso. Ovvero: tu cerchi visibilità, ma ne dai tanta al portale e quindi anche a tutti i tuoi concorrenti.
B: i portali dove puoi solo ascoltare le voci parcheggiate, che in genere sono rappresentate in forma anonima o comunque non contattabili personalmente: sono
agenzie o studi di registrazione che offrono un parco voci ma che gestiscono loro stessi la clientela e sono loro stessi a cercare i professionisti da offrire ai
loro clienti.
Possono suddividere le voci tra VIP e non, e avere nomi famosi inclusi tra gli elenchi, ma questi in genere sono studi di post produzione o agenzie di traduzione e interpretariato che hanno unito
le potenzialità del web al loro lavoro di sempre allargando la clientela e l'offerta.
Questa è l'evoluzione dello studio dove si andava di persona o l'evoluzione dell'agenzia che poi andava nello studio dove si convocava lo speaker.
A volte hanno competenze tecniche altre volte non sono in grado di elaborare file audio, quindi possono essere più o meno avanzati tecnologicamente e offrire servizi di ripresa da remoto dove
loro ti registrano, oppure ti affidano l'incarico e tu realizzi nel tuo home studio per loro conto e loro dopo aver verificato la registrazione (le parole in genere), lo spediscono al
committente, di solito esattamente quello che tu gli hai mandato.
C: un misto dei due, ovvero ti fanno pagare per fare parte del loro portale, magari prendono una commissione sul lavoro finito che tu realizzi da solo, ma gestiscono i grandi clienti per conto loro con i loro rappresentanti e a volte si tengono una commissione dal budget. Gestire il BUDGET, la chiave. Questi in genere hanno un solo interesse, il profitto generato su di te che temi di perdere una opportunità, e sui clienti che sono pigri e vogliono un unico riferimento che faccia tutto per loro.
Oltre ai portali P2P ci sono diverse categorie di utenti del web interessati alle voci, produttori del loro stesso materiale: animatori, graphic designer, motion artist, video maker. Ci sono i Film Maker che realizzano documentari o spot, agenzie che traducono e realizzano corsi in Power Point o su pagine web dedicate.
I grossi gruppi invece possono avere necessita di controllo in ogni singola fase di produzione comprese le sessioni di registrazione, controllo della qualità del suono e anche della gestione di
molti voice talent per diversi prodotti, magari di un gruppo che gli gestisca tutto il lavoro, dal casting agli adattamenti.
Chiaro che tu come voice talent non potresti seguirli e servirli ma l'agenzia o lo studio del caso B potrebbe, e spesso lo fa. Quindi pensa a chi vuoi/puoi essere tu.
Ora hai una mezza idea dei target: quel che puoi fare tu direttamente anche tramite i portali P2P, e quel che puoi offrire alle agenzie, ai professionisti e agli studi che offrono i loro servizi professionali alle imprese e alle grosse compagnie e cercano materiale da offrire, la tua voce.
Ci sono anche siti che raccolgono solo le voci come "trovalavoce" oppure "vocifm" che semplicemente raggruppano e consentono il contatto diretto tra chi cerca, e il voice talent. Chi lo fa per passione e per dare spazio a tanti colleghi che non hanno un proprio sito, chi usando tutto questo traffico per diventare un aggregatore così poi da vendere pubblicità, corsi per speaker eccetera. Un calderone, un aggregatore.
La chiave di lettura è: cliente! Trova chi è il tuo cliente e saprai come parlare con lui e come presentarti.
La comunicazione è un mercato immenso reso ancora più grande dal web. C'è tanto mangime ma ci sono anche tanti piccioni.
Il P2P: è un modo per farsi le ossa.
A che punto sei tu? Sei all'inizio?
Ok, per trovare opportunità e farsi le ossa senza bruciarsi va bene, ma alla lunga se non coltivi un orto tuo una cosa accade davvero?
Accade che tu non avrai mai un portafoglio clienti e non riuscirai ad andare oltre il casting mordi e fuggi.
Resterai con la canna da pesca nella ghiaia, sul letto del fiume secco, al massimo pescherai ramarri.
Se lo vuoi fare per professione datti un identità, crea uno spazio tuo, abbi un indirizzo e una faccia. Il P2P è un grande muro su cui tutti appiccicano il loro numero e dove emergere è davvero difficile. Se non ci credi prova tu stesso a fare un casting su un portale e così potrai vedere come è il punto di vista di un potenziale cliente. Potresti scoprire cose che non t'aspetti.
Sul P2P devo dirti che per la lingua italiana la richiesta di casting è limitata rispetto a quella inglese: i popoli in lingua inglese sono... quanti... sul miliardo di persone? E Spagnolo?
Quanti sono tra america del sud e la nostra spagna? L'Italia ha tentato l'Abissinia ai tempi poi non è che si sia spinta oltre con la sua lingua pur avendo scoperto l'America che si chiama così
grazie ad Amerigo. Ma gli spagnoli avevano Cortez... porco mondo! Battuti ai rigori! Per non parlare della Regina d'Inglilterra!
Quindi per i Voice Talent in lingua inglese è diverso, molti di loro passano la mattina a fare casting, ovvero a partecipare rispondendo alle richieste di provini e il pomeriggio a lavorare.
Ho colleghi che si sono dissociati dal P2P e hanno scoperto che vivono meglio e lavorano allo stesso modo con clienti che si affezionano e tornano ciclicamente.
Parli inglese come io mangio gli spaghetti? Bravo! Hai una marcia in più.
Quali sono i P2P? te ne indico tre, i più famosi ma ne sono nati molti altri e posso garantirti che non c'è nulla di garantito.
Voice123: ci sono in tanti la sopra...
Voice123 è uno dei primi e uno che ha capito la politica della "paura del voice talent" di perdere anche solo una opportunità. Se paghi ricevi
le email dei casting. In lingua inglese c'è molta richiesta e con budget rilevanti ma anche una concorrenza immensa con migliaia di voice talent che partecipano. Come già detto sopra.
In lingua italiana sono poche le richieste e spesso a budget bassissimo.
Il cliente di voice123 spesso è straniero con nessuna conoscenza della lingua, quindi non distingue le sfumature che per noi fanno la differenza. Agenzie di buon livello e clienti che pianificano
sul nazionale qui non le troverai.
Problemi comuni a molti P2P a dire il vero.
Anche Voice123 è di tipo C: attraverso Voicebunny - della stessa proprietà di V123 - che è nato in seno al portale addirittura facendo concorrenza diretta e sleale agli stessi utenti
paganti su Voice123 per catturare i clienti verso Voicebunny usando la moltitudine di voci che erano già su Voice123 anche paganti, ma a volte presenti poi anche su Voicebunny stesso,
invitati a farne parte gratis, inconsapevoli di esserne poi preda.
Ho ancora tutte le schermate delle liti che ho fatto con questi signori: ma come, noi paghiamo per starci e voi invitate i clienti su VB? Il problema è che tu non faresti mai un giro a vedere
cosa c'è dietro lo schermo del cinema. MALE!
Ma Voicebunny, a differenza di Voice123 si teneva i contatti con i clienti.
Non sono iscritto e non so più come funziona ora ma ti posso dire che anche loro sanno benissimo che il portafoglio clienti è la parte più importante del gioco. Questa mossa che hanno fatto
a discapito della loro utenza pagante la dice lunga su quanto il Voice Talent possa contare per loro: meno, meno di così... ancora meno. Basta che tu paghi e che tu abbia tanta
paura di non trovare ingaggi e perdere occasioni. La paura è la chiave del loro successo.
La paura è la benzina dei nostri fallimenti!
Voices.com ti fa pagare due volte:
1- ha un costo annuale o mensile per farti partecipare ai casting.
2- si tiene una percentuale sui pagamenti che sono garantiti a te dal loro sistema di incasso.
Il cliente che "compra le voci" prima deve dare una carta di credito con il budget. Quando il lavoro è finito e accettato il denaro pattuito con te ti arriva, ma un 20% resta al gestore. Puoi
decidere se caricarlo sul tuo compenso o scaricarlo al cliente.
Puoi non pagare la quota annua e partecipare solo alle chiamate dirette. Ma pagherai sempre la percentuale.
Nota: Voices.com, è un portale di tipo C: i pesci grossi se li gestisce in autonomia, spesso contattando le proprie voci migliori per i casting dei grandi gruppi. Anche se le voci non sono
iscritte a pagamento. Il portale, come altri del resto, fa del suo meglio per tenere separati i Voice Talent dai clienti. Questo per loro è una difesa, ma per il progetto del cliente, per la
qualità del risultato può essere una cazzatona. Perché?
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Perché Maria dice a John di consigliarle una voce. John manda a Paolo una richiesta di demo su parte. A Maria piace e spiega a John i dettagli del progetto ma alcuni particolari non sono
facili da esprimere in un messaggio email tra un italiano e un canadese che riporta il messaggio a un italiano: musica, ritmo, intenzione... Paolo dovrà intuire dalle parole
scritte di John e dallo script. Così Paolo registra alla cieca tre take ma quando Maria li riceve scopre che Paolo non ha ricevuto le sue indicazioni e che John potrebbe non aver capito bene,
quindi non aver riportato tutto il sentimento richiesto a Paolo. Inoltre c'era un errore di trascrizione Maria scrive il suo numero in un messaggio in italiano in fondo al nuovo script. John che
non conosce bene la lingua gira lo script a Paolo e John non ha capito che in fondo al messaggio c'è scritto "Paolo ti prego chiamami..." con un numero di cellulare. Paolo non dovrebbe se fosse
un britannico o un americano, è contro i regolamenti ma chiama e realizza così direttamente l'audio, in audio conferenza, questa volta centrando l'obiettivo. Paolo si è ben guardato dal parlare
di costi con Maria al telefono.
Paolo informa John di quanto accaduto ringraziandolo di averlo messo in contatto col cliente e John... cade dalle nuvole, perché mai avrebbe voluto mettere in contatto le due parti. Risponde con
una mail esitante e balbettante.
Vorrebbe dire che Paolo non doveva permettersi di scavalcare il muro, ma poi non sapeva cosa Paolo avesse scoperto davvero.
Paolo replica rassicurando che tutto è avvenuto nel pieno rispetto dell'etica professionale. Non è così che Paolo ha scoperto che il portale aveva ben atri budget e che forse era una
abitudine quella. Non mi scandalizzo, ma posso catalogare il portale. John ha preso un bello spavento! Lo spot è partito ed è venuto piuttosto bene ma solo perché qualcuno è uscito dalle
righe.
(i nomi sono inventati, la storia no!)
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Certo, ci vorrebbe etica per far nascere fiducia, ma ne cresce sempre meno di etica. Sia chiaro, chi ti trova lavoro ha tutto il diritto di avere la sua parte:
patti chiari...
Ma le tariffe chi le decide?
Ci sono tariffe che spesso sono rese pubbliche dai portali stessi, sono generiche ma ti danno un idea. La realtà è che molti non se la sentono di definire i costi con precisione perché è un lavorazzo assurdo e perché i progetti sono tutti molto differenti tra loro. Inoltre, alcuni ritengono che esporre i prezzi faccia scappare i clienti. A volte però il cliente che posta il progetto stabilisce il budget, altre volte invece il portale stesso a porre una guida in base al tipo di progetto.
Bodalgo in particolare ha stabilito dei minimi sotto cui non scendere e i costi cambiano a seconda della diffusione e del genere di produzione.
Se il cliente ha postato su più portali potresti anche trovare lo stesso progetto con prezzi differenti, a volte anche di molto in particolare quando di mezzo c'è un P2P che gestisce il budget.
Anche se è sempre stato così perché per te l'agenzia stabilisce un compenso mica divide il budget del cliente. Se lo accetti, bene! Ma con il P2P tutto diventa strano, confuso. Ci sono
polemiche a riguardo in rete. Il wild wild web.
Parlando di Bodalgo: è tra i maggiori P2P e devo spendere due parole positive verso questo portale: è gestito splendidamente, ha un costo accettabile e in genere si ripaga abbastanza bene. Però
ha un taglio molto professionale. Il suo pubblico di solito è molto PRO e si aspetta di trovare professionalità e tecnologia adeguate, quindi se ti presenti con un microfono da conferenza e un
sound inadeguato non passerai la porta del casting. Anzi, potresti non venire accettato dal portale, mentre in quasi tutti gli altri portali non c'è alcun esame d'accesso.
Se non ricevi richieste fatti domande: Hai un buon suono? Ricorda che per ricevere devi anche dare, quindi se ti chiedono un demo su parte e tu non lo fai, probabilmente verrai
scartato, così come se partecipi a un casting che non è per te e per il tuo stile o voce.
Oltre a questo, quante voci come la tua sono presenti a farti concorrenza?Dipende anche se i casting cui partecipi sono davvero adatti a te e se sei in grado di offrire quello
che viene richiesto NEL breve spazio del DEMO.
In ogni caso ricorda che il tuo demo farà parte di un lungo elenco di altri demo, sarai una formichina facilmente dimenticata.
Come mai non ricevo richieste da Bodalgo/voice123/voices.com? e da altri si?
E alla fine vorrai sapere quanto lavoro ricevi una volta iscritto a uno di questi portali: mah, probabilmente abbastanza per ripagare il costo del portale, ma non credo per viverci.
Io al momento sono iscritto solo a Bodalgo e non so se resterò.
In un anno sono arrivati circa 90 casting e una decina di contatti diretti. I contatti diretti sono in genere offerte mirate, direttamente a te in base al tuo profilo. I casting
hanno avuto un "mi è piaciuto" per 14 volte sui 50 cui ho partecipato, perché non partecipo per esempio se mi rendo conto che non è nelle mie corde o se sono sommerso d'impegni e non avrebbe
senso prenderne di nuovi. Il casting ti arriva in base a tag generici, tipo di voce, genere di produzione eccetera.
Voice123... pochissimi e poco interessanti ma non essendo più iscritto... Voices.com, l'ultimo anno d'iscrizione grazie a un offerta è andata in patta. Non ha senso fare gli interessi degli altri pagando e lavorando, non credi?
Voice Bunny? Ma per piacere... !!
Non è che pagando l'iscrizione tu automaticamente vinci i casting a cui partecipi. Vuol dire che tu hai l'impressione di farne parte e di avere l'opportunità in realtà è sempre il cliente finale che valuta se sei quello giusto oppure no.
Inoltre, per il cliente sui P2P tu non esisti, esiste un elenco di file tra cui scegliere. Triste lo so. Fatti un sito, meglio essere ré in un piccolo regno che essere nessuno in un regno immenso il cui ré magari è pure stronzo.
Quanti ne vinci di casting? La solita media di tutti i portali, il 10% +/-.
Dato che lo so di non essere io il problema, altrimenti farei altro di mestiere, posso affermare che il sistema P2P è carente per una carriera da Voice Talent. Sei sul mio sito, non sei sul blog di un portale P2P a leggere, o sbaglio? Quindi il web funziona, in base ai contenuti.
Parlando dei demo: magari potresti anche essere tu la persona adatta al progetto postato, ma il P2P soffre di questo difetto: a fare il demo sei tu da solo nel tuo home studio e i primi 10 secondi decreteranno se sei la voce giusta o no per quel progetto!
Ma io e te sappiamo benissimo che non siamo esseri "mono tonali" o "mono espressivi", abbiamo molto da offrire, o almeno pensiamo di averlo, ma nel P2P non esiste quasi mai la possibilità
di andare oltre i primi secondi di pre ascolto: abbiamo solo un colpo e deve essere quello giusto. Pena, l'esclusione, magari per sempre, da quell'utente. Peccato. Ecco perché dico
"fatti un sito" e lascia perdere i P2P! Va bene, non sto dicendo che i P2P non li devi usare, sto solo dicendo che non sono l'unica strada e neppure la via maestra. Anzi, negli ultimi anni
dimostrano di essere una pessima strada. Sono un mezzo, altrui, il cui scopo principale non è sempre di fare lavorare te ma di collezionare clienti e tu ne arricchisci l'offerta.
Paura di restare senza mail d'invito, eh?! Paga. Se hai tanta paura, paga.
Credimi, se intendi usarli sfruttali tu, non farti sfruttare.
Beh, sì, in effetti sto dicendo di non usarli...
Una nota, non da poco: quando operi su un P2P frequentato dal pubblico di una particolare nazione, devi considerare come sono abituati in quella parte di mondo a sentire le voci, quali sono i
loro suoni: non sei in Italia baby!
Il modo in cui rispondi ai messaggi, come realizzi i demo su parte faranno la differenza tra un portale e l'altro, tra un popolo e l'altro. Inoltre, dovresti controllare quanti voice talent ci
sono su quel particolare portale che offrono le stesse tue caratteristiche vocali e attoriali: se somigli a molti altri avrai meno probabilità. Pensa anche a che demo mettere in evidenza in quel
particolare portale. Dividi i demo, falli brevi e a tema.
Il prezzo? Anche quello incide: troppo alto non è sinonimo del grande talento, troppo basso è una supplica! Inoltre, non scordare che dopo avere abbassato del
tutto i prezzi del tuo lavoro non ti resta che abbassare i pantaloni!
Tu sei un professionista, come un avvocato, un dentista, un calzolaio, un bar tender: tu fai cose che ci hai messo anni ad imparare a fare bene (se ci riesci per puro talento t'invidio così tanto
che dovrebbe esserti cresciuto un brufolo in fronte...) e non tutti sanno fare il tuo mestiere.
Quando ti dicono che "in fondo devi solo parlare" hai licenza di mandare a quel paese! Non so tu, ma io alla fine della settimana sono stremato anche se non lavoro in miniera e studio e mi alleno
di continuo per continuare a farlo bene.
Come? ... devo allenarmi di più?!? eh, possibile... TI CI MANDO!
Quindi ecco che arrivo a un consiglio sicuramente sbagliato: l'asso nella manica: se vuoi fornire solo servizi a professionisti come fa un Voice Talent o Speaker che va (andava) nelle sale a registrare, rivolgiti e proponiti ad aziende che fanno quello di mestiere, che propongono a loro volta voci ma gestiscono loro stessi i clienti: si tratta di case di produzione e agenzie di traduzione o gruppi di casting professionale: Il personale ha cura del cliente, ti consiglia al cliente come una parte importante del loro stesso lavoro, sarai un loro tassello e verrai riproposto caldamente anche in seguito come parte affidabile dell'azienda. Entri a far parte di un team, una famiglia. Molto diverso dal P2P. Questi gruppi sono le soluzioni migliori sia per i clienti che per i voice talent che vogliono fare quello di mestiere!
Puoi anche farti le ossa sui P2P ma non è detto che ti ripaghino, sopra tutto in questi anni.
Ma come trovo queste agenzie?
Comincia con una ricerca su Google:
"voice talent" "voice over service" "voci on line" e troverai da leggere!
Scrivi cose vere, sii sincero, diretto, conciso. Metti in primo piano il tuo meglio e lascia le sfide per quando avrai capito il gioco. Non cedere di essere migliore di tutti ma sappi che puoi sempre diventarlo, e sarà quando non crederai di esserlo.
Quando ti dicevo del tuo sito web personale, lo dicevo perché se vuoi diventare un professionista devi avere il tuo spazio dedicato a chi ti cerca o cerca una persona come te!
Conta parecchio dare l'idea su chi sei! Ti serve per venire contattato, conosciuto, valutato e trovato. Fatti uno spazio tuo e sfrutta i social per farti vedere. Non farti un sito sui
social perché i social tirano l'acqua al loro mulino, non al tuo. Non sei un personaggio pubblico, sei uno sconosciuto che fa un lavoro strano. I social network sono per i divi e per chiacchiere
da bar ma possono darti visibilità a patto che tu sappia cosa pubblicare.
Inoltre, per lavorare da remoto devi anche essere tecnicamente attrezzato e preparato per offrire il meglio di te ai professionisti del settore che, come detto, devono fare bella figura coi loro
clienti e tu ne hai buona parte di responsabilità. Meglio sei attrezzato (e puoi fare upgrade graduali col tempo) più sarai attrattivo e per una clientela sempre maggiore.
Hai ENPALS? INPS? Enpals di solito non rientra nelle prestazioni realizzate senza andare in sala o sul set e poi oramai è stata fagocitata da INPS quindi... parlane con il commercialista o un
consulente ferrato.
Sei parte di ADAP? Parlane con l'associazione per capire meglio come muoverti. Ma in associazione hai un listino da rispettare, quello dell'associazione e comprende passaggi e altri dati che
nel wild wild web non sono facili da reperire. Ma se sei ADAP immagino tu sappia già parecchie cose, no?
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Eh no, non basta più la sola voce per essere un Voice Talent!
Questo mestiere potenzialmente puoi farlo ovunque, nel senso che la tecnologia, la qualità dei microfoni e dei software consentono di operare da ogni luogo, quel che conta sei tu e la tua capacità, però tieni in considerazione una buona dotazione tecnica e un luogo dove poter lavorare con una certa calma, una stanza per il microfono che sia isolata e acusticamente inerte. Illuminata, con schermi moderni e a bassa radiazione. Se ti sei dotato di attrezzatura e hai un bagaglio tecnico e artistico bastante a soddisfare le richieste di Voice Over da remoto e vuoi proprio riuscire farlo per mestiere spendi un po' di tempo verso il settore professionale. Raccoglierai soddisfazioni e potrai dare il meglio di te.
In bocca al lupo
Paolo
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