Voice Talent Life: come creare un demo

Questo è un piccolo tutorial dedicato a te che non sai ancora bene come fare per creare un demo da inviare a caccia d'incarichi per il lavoro da Voice Talent, per fare lo speaker. 

Lo scrivo sulla scia dei messaggi che ricevo settimanalmente da colleghi o artisti all'inizio del loro percorso di voice talent vedendo come spesso vengano ignorate regole fondamentali. 

Non sono regole scritte su un manuale ma regole logiche basate su come di solito agisce l'ascoltatore cui sono destinati i demo.

 

QUESTO POST è rivolto a chi ha già mosso passi verso l'uso della voce affrontando articolazione, dizione, respirazione ed emissione del suono e magari un poco di recitazione. Possibilmente con un briciolo di capacità di uso del computer e di internet. Se mancano queste basi fai il giro e torna qui dopo.

 

Ecco alcuni elementi che ritengo fondamentali per evitare di gettare tempo e occasioni: 

1- devi avere un microfono decente e una scheda audio su cui registrare.

 

Anche in caso di casting urgenti, 
NON registrare sul cellulare con il microfono del cellulare, a meno che tu non sia in grado di stupire tutti con un DO di petto alla Pavarotti o con una interpretazione degna della migliore Maria Pia Di Meo. Il fatto che tu lo registri "solo per l'occasiome" sul telefonino, solo come esempio e che poi quando ti sarà richiesto lo farai bene su computer, con un microfono professionale, non viene sottinteso. Il suono che manderai sarà la tua presentazione: deve suonare come nelle tue migliori performance. Se sei un aspirante Voice Talent, dovrai essere capace almeno di parlare pulito e di registrare pulito.

2- Per registrare pulito, oltre alla dizione e articolazione, ti serve un ambiente acusticamente isolato, cioè silenzioso e, nella zona del microfono, privo di riflessi, quindi un angolo che non abbia pareti dure, vetri, specchi, ma stoffe o pannelli fonoassorbenti (quelli con le punte piramidali sono già ottimi). Anche se non hai ancora attrezzato un ambiente per il microfono, cerca una momentanea soluzione il più efficace possibile.

3- Usa un computer per registrare, se fa molto rumore puoi pensare di isolarlo con un box, lo inscatoli e tieni fuori solo schermo e mouse e tastiera. Una scatola rivestita all'interno di pannelli a piramide, con fori in basso e in alto dietro per far girare l'aria è normalmente abbastanza per farlo respirare ed assorbire il ronzio. Oppure mettilo in una stanzetta o in un armadietto coibentato con aria passante e tieni solo mouse e schermo dove lavori. Tra l'altro, l'aria secca del computer asciuga le corde vocali e secca i capelli! ;)
Se usi un MacBook raramente sentirai la ventola, è silenzioso come un pad. Inoltre, non serve potenza esagerata per registrare la voce.

4- Editor Wave: devi registrare su un programma che ti consenta di salvare file PCM, wav o aif e solo dopo aver terminato il lavoro, dopo aver tagliato le parti che non servono, eliminato gli errori, regolato i livelli sonori, inviarlo anche in mp3 o mp4 o archiviarlo su un cloud per renderlo disponibile al pubblico.

Normalizza i file sotto lo 0db, fra -0,6 e -3db.

Gli Editor Wave sono la via più semplice. Oppure puoi usare le cosiddette DAW come Cubase o Pro Tools, Logic, Reaper o Audition che richiedono certamente un buon bagaglio tecnico ma offrono molti più vantaggi.

Minimo sindacale:

per la lavorazione dei file 44.1 16 bit wav. 

Per l'invio ai possibili clienti 44.1K/128kbps 

I file audio:

 

i file mp3 della voce, stereo o mono hanno lo stesso peso. Puoi convertire un file mono in stereo e inviarlo in mp3 stereo, spesso la stereofonia nella codifica del file mp3 aiuta per la compatibilità verso alcuni browser.
Nei programmi come Final Cut, i file mono suonano 6db più bassi.
Il file della voce è monofonico. I file in archivio meglio tenerli in wav/aif PCM perché ogni volta che modifichi un file compresso, lo peggiori.
I file PCM non sono compressi ma tieni presente questo: i file .aif non sono comprimibili mentre i file .wav possono venire codificati con compressioni (mpeg, uLaw/aLaw, ADPCM) e per questo si parla sempre di PCM in termini di tipi di file non compressi.

5- Non realizzare demo troppo lunghi. Dividili per stile, un demo per genere e fai in modo che ogni demo rappresenti un tuo modo di interpretare, non nasconderci in mezzo vari stili, dividi gli stili in singoli demo. Fai solo cose che puoi realmente sostenere e aumenta il numero di demo e di stili mano a mano che padroneggi la tua voce. 

Vai subito al punto. Personalmente preferisco i demo su bianco, senza musica, perché è da quelli che posso valutare una voce, i demo musicati sono di solito destinati ai clienti finali ma non agli user intermedi, come le case di produzione che devono valutare il tuo suono e la tua tecnica. Voce nuda. Con fard e crema corpo rassodante!!

6- Organizza una cartella sul tuo computer, sii ordinato nel realizzare demo e audio e fai backup regolari delle tue produzioni.

Nomina il demo con cura: ILTUONOME_generedidemo_LINGUA.wav

Quando mandi la mail, inserisci i dati essenziali e non mandare MAI una mail senza oggetto!!

Non mandare mai una mail con oggetto generico "demo", "mio demo", "demo voce"... tutti lo fanno e sbagliano!

 

Esempio: 

 

Oggetto: Demo audio voce Sig. TUONOMECOGNOME

Contenuto: Invio questo breve demo audio per rendermi disponibile nella realizzazione a distanza delle vostre produzioni. 

La mia dotazione tecnica:

Microfono

Scheda audio

Software audio

 

Scrivi i recapiti e le altre informazioni che ritieni essenziali come la disponibilità a spostamenti o altro.

7- Invia in allegato file non troppo pesanti. Gli mp3 puoi inviarli anche senza zipparli così possono essere ascoltati direttamente anche su un telefonino. Se ne hai molti, inserisci il file che ritieni principale come demo e quelli eventualmente disponibili come link da un server cloud, nel caso chi li riceve voglia sentire altro da te. Usa cloud che restino disponibili, come Dropbox o link al tuo sito web, non usare WeTransfer o HighTail per i demo perché quei server di solito li cancellano dopo un breve periodo e se il tuo possibile cliente ti cercherà nella posta elettronica non potrà più sentirli. Se il tuo sito web consente di caricare file, puoi usare quello, stando certo che da li sarai tu a decidere quando cancellarli.

Sii gentile e non pretendere una risposta.
Al limite, dopo qualche mese rinnova l'invito con una nuova email aggiornata verso chi non ti ha risposto.

Spesso non ti si risponde perché non si ha necessità dei tuoi servizi o peggio perché non sei piaciuto e allora inutile tediare. Nel prossimo demo sarai migliore. 

Non telefonare se non ti viene richiesto, il telefono è usato dai Call Center per vendere truffe legalizzate, non è il caso di apparire parte di quella cerchia.
Prima di inviare l'email controlla che i link al tuo sito o ai demo funzionino veramente. Fatti anche una idea dei prezzi dei tuoi servizi per sapere cosa dire se riceverai risposta.