Ora che sai come preparare un file lo devi registrare.
Non ti spiegherò l'uso di un software in particolare, anche se ne userò alcuni per raccontartelo, ma preferirei fornirti i concetti base che andranno bene su qualunque software tu possa utilizzare in futuro.
Più o meno tutti i prodotti professionali o anche liberi come Audacity, rispondono alle stesse regole.
Per prima cosa bisogna distinguere tra DAW e Audio Editor.
DAW: sono i programmi come Pro Tools, Logic, Cubase. Non lavorano direttamente sul file audio. Applicano filtri o effetti mi modo virtuale, sono dei compositori di suoni,
possono mixare e tagliare senza mai eliminare l'audio, anche quando lo cancelli dalla traccia, al massimo lo nascondono all'ascolto. Elaborano il suono quasi in tempo reale utilizzando più file
ed effetti simultaneamente sfruttando la CPU.
Sono complessi da usare ma offrono una sensazionale pletora di possibilità. Contengono al loro interno degli editor per funzioni di base che possono agire direttamente sul file fisico.
Audio Editor: gli audio editor veri e propri sono software che elaborano direttamente il file audio. Adobe Audition che è uno dei più celebri è di tipo avanzato con due
interfacce, una DAW è un editor, ma la parte di editor fa esattamente questo, registra ed elabora un singolo file audio per volta.
Ce ne sono tanti altri come Twistedwave per Mac o WavePad la cui parte dedicata all'editing offre funzioni di registrazione ed elaborazione semplici da editor veri e propri.
Altri nomi: WaveLab di Steinberg, GoldWave, Waveosaur, e tanti altri.
Ogni modifica viene scritta direttamente sul file che stai elaborando e per rendere effettivi gli effetti che applichi, eco, equalizzatore, eccetera, devi salvare e sovrascrivere il file, oppure salvarne una copia.
la via di mezzo
C'è una terza categoria che sta in mezzo tra le DAW e agli Audio Editor. Audacity Importa i file ma non li sovrascrive. Per avere il file lo devi esportare, non puoi salvarlo e basta. I file di Audacity ".aup" sono file di progetto senza audio.
Audacity è molto più simile a una DAW che a un editor. Infatti puoi anche mixare più tracce. L'edit è abbastanza completo di effetti e strumenti, pur se piuttosto grezzi nella forma, sono invece molto ben realizzati nella sostanza, considerando che il software è completamente gratuito.
Audition della Adobe, una volta si chiamava Cool Edit, era della Syntrillium, comprata e chiusa dalla Adobe. Ha una interfaccia multi traccia con cui salva progetti (insiemi di file e settaggi) e offre funzioni DAW ma la sua interfaccia principale è senza dubbio un editor di file audio e li salva sovrascrivendoli.
prove sul campo
registrare un file
Fai i livelli, ovvero controlla di non avere troppo o troppo poco segnale/volume in ingresso.
Quando hai preparato il file fai un test con il tono di voce più alto che terrai, regola sempre il gain, non lasciare al caso. Per i voice over di solito è semplice. Negli spot
potresti usare piu spinta, quindi controlla, fai i volumi, controlla i livelli.
In digitale se hai un sistema silenzioso puoi tenerti un certo margine, una room, ovvero la dinamica, quindi tieni il volume basso abbastanza per
non ottenere distorsioni, perché in digitale hai più spazio di manovra rispetto alle registrazioni analogiche dato che non devi fare i troppo i conti con i rumori di fondo che avevano i nastri e
i mixer.
Il volume di livello in digitale lo puoi aumentare anche dopo averlo registrato, normalizzando i suoni, mentre le distorsioni sono proprio dei difetti e non li correggi.
* Non troppo alto, perché distorce.
* Non troppo basso perché normalizzando porti su rumore (se c'è).
Compressori e limiter esterni in rack: si possono mettere nella catena del microfono prima di mandare il segnale alla scheda audio per evitare clip (distorsioni) e anche per rendere un po' più lineare e coprposo il suono.
TwistedWave
Il meccanismo è:
file, nuovo, scegli il campionamento, i bit, il numero di canali (questo dipende anche dal software).
Ottieni la lavagna di lavoro. Premendo REC registri.
I dati sono salvati in RAM o in una chache temporanea. Non sono ancora salvi in nessun luogo in particolare. Se registri un file di lunghe dimensioni ti conviene salvarlo subito e mentre
registri, di tanto in tanto salva il lavoro svolto (CTRL+S). Se Twistedwave crolla con un file audio non salvato di solito lo riapre attraverso una memoria tampone, ma è un rischio non salvare.
WavePad
Come vedi, WavePad ha una differente interfaccia ma presenta le stesse peculiarità: frequenza di campionamento, lavagna di lavoro, e registra allo stesso modo archiviando i dati
in una cahe temporanea.
Il file viene salvato solo quando premi "salva" altrimenti resta in uno stato non definito e se chiudi perdi il lavoro che hai registrato.
Le regole dette sopra per TwistedWave sono le stesse in ogni Editor Wave.
Wave Pad però, ha aggiunto un opzione per salvare i file di progetto, quindi puoi lavorare su più file contemporaneamente e salvarli in un progetto. I bit li definisci in esportazione di file, l'app lavora nativa a 32 bit ed è abbinata a un multitraccia venduto a parte.
Audacity
Audacity: il progetto anche multitraccia.
Le regole di registrazione sono le stesse, in qualche modo puoi scegliere il campionamento, ma non t'interessi dei bit in apertura di progetto perché questo è una mini DAW che registra ma non crea un singolo file.
I file audio li salva nelle cartelle di progetto e anche quelli hanno una definizione in bit e campionamento: i dettagli si scelgono con la creazione del progetto. Significa che se vuoi lavorare
file a 48/24 devi definirlo prima.
Quando salvi, non salvi l'audio ma salvi un file di progetto ".au" che contiene solo dati di posizione dei file, effetti, volumi eccetera ma non contiene audio vero e proprio.
L'audio lo puoi esportare alla fine e qui deciderai se esportare in wav, aif, mp3, 16, 24, 32 bit eccetera. La qualità come detto prima, si definisce nelle proprietà dell'applicazione.
DAW (logic per esempio)
La Digital Audio Workstation, è quel computer che utilizza un software specializzato nella registrazione ed elaborazione dei file audio, che a differenza dell'editor wave trasforma i suoni in tempo reale senza modificarne i file originali o che genera proprio dei suoni partendo da comandi MIDI.
Le Daw: Logic Pro, Cubase, Pro Tools, Nuendo, Reaper, Simplitude, GarageBand, Cakewalk, Ableton, Ardour, in ordine sparso e ce ne sono altre.
A volte sono detti Sequencer, perché mettono in sequenza i file. Con una DAW puoi mettere insieme, tagliare, modificare l'audio, senza mai rovinarne gli originali: senti l'effetto dei plugin in tempo reale grazie alla CPU del computer o una scheda audio ad hoc che rende a latenza zero la generazione dei suoni. Nessun rendering in preascolto. Alcuni Sequencer sono specializzati il Loop e musica, altri come Pro Tools, Logic, Cubase sono l'ideale per il Mix, sono le più usate in ambito professionale.
Spesso poi, l'editor wave lo usi ugualmente per avere un colpo d'occhio finale sul file che stai per inviare e se il caso rifinisci.
C'è molto altro li dentro, hai un arsenale di attrezzi da paura. Per registrare solo voice over in realtà ti bastano pochi attrezzi, come gain, limiter e un level meter per controllare i livelli dei suoni.
Il file di progetto in genere è salvato in una cartella dentro cui finiscono tutti i file che compongono il progetto.
Anche il computer deve avere una configurazione adatta e non è pane per tutti i denti.
Finito il lavoro per avere un file audio devi esportare la parte di audio, fare il "bounce", ed è li che definisci il tipo di file che otterrai.
Perché usare una DAW: perché oltre a tenere sempre un progetto con i file integri, puoi elaborare il suono e fare edting in modo molto creativo ottenendo spesso risultati migliori e risparmiandoti molte fatiche, come dover riprendere uno speakeraggio in un punto critico senza perdere il tono originale, oppure per doppiare video, ma anche per realizzare mixaggi veri e propri.
Perché non usare una DAW: perché vuoi registrare solo file audio semplici e non ti vuoi complicare la vita trasformandoti in un tecnico-audio/sound-engineer.
Quale volume per i file finali:
Se il file è della sola voce che andrà inserito in un progetto video o sarà parte di uno spot oppure sarà compresso in decine di mp3 per un corso, si tende a finalizzare a -3db. Non si
lavora mai a 0db, non ha senso tendere alla distorsione quando si possono modificare i livelli in editing.
Mono/Stereo: se sono file PCM come i WAV/AIF, se sono stereo pesano il doppio, inutilmente. La voce è monofonica.
Nei file mp3 non cambia la dimensione se stereo o mono perché in fase di compressione la stereofonia viene simulata.
Alla radio di solito si lavora a -3 db e le varie emittenti normalizzano a quel livello l'audio indirizzato al mixer, compresi gli spot che gli arrivano in mp3 dalle agenzie o
dagli studi.
In studio i file degli spot vengono salvati intorno allo 0 db ma ti suggerisco di usare livelli più bassi: file 44/48 16 bit non oltre gli -0.7.
I file per la post produzione 48/24bit tra i -3 ed i -6db di picco.
In realtà se l'audio viene inserito in un mix, lavorare a 48/24 con picco -6db non è sbagliato.
RMS? Sì, un file a -18dbRMS è quanto normalmente accettato nei file finalizzati per lo streaming con limite di picco a -3db. Qui stiamo parlando di percezione del suono oltre che di livello di picco.
Le TV italiane devono rispondere alle specifiche AGCOM e il loro livello sonoro è calcolato in percezione di suono, non in livello di picco. Il loro suono normalizzato non
supera il livello massimo di -12db ma è comunque il Loudness ad essere misurato.
Materia del sound engineer che finalizza la messa in onda.
Come hai intuito il suono emesso da un file audio non si può misurare solo in db di picco: se normalizzi in db di picco, il punto più alto nel file audio sarà quel particolare momento
che ha toccato il livello massimo definito da te ma il rumore, il Loudness, sarà definito dalla media del suono dell'audio intero.
Esempio: il file audio con il picco a 0db ha una media di -8db con solo gli evidenti punti di picco di 0db. Come nell'immagine, clicca per ingrandirla.
La quantità di suono percepito, sta nella differenza tra la media che lavora a -8db e il picco massimo di 0db.
Normalizzando il file a -3db, il suono che ha sempre lavorato a -8 db finirà a -11db. Solo il picco sarà effettivamente a -3db.
Nella voce parlata ci sono molti momenti di picco e in un file non elaborato possono esserci rumori con momenti molto elevati, schiocchi e colpetti che raggiungono e superano i livelli massimi.
Il suono percepito, il volume vero e proprio percepito, detto Loudness misurato anche in RMS, si migliora, non alzando il volume ma grazie a compressori e limitatori.
La prossima volta ti parlerò di volumi, compressori/limiter.
Scrivi commento