Non ti parlerò di una tecnologia ma di una tecnica per evitare una reazione chimica: l'abitudine.
Te ne parlo perché lavorare "da remoto" ti porta a non avere una persona davanti che ti fa da specchio. Lavori da solo e l'assenza di sinceri feedback, che non siano quelli dei tuoi clienti, potrebbe farti fare passi falsi. O condividi il tuo lavoro con una persona che ti ami e/o che ti sopporti, oppure preparati ad essere molto vigile verso te stesso.
Noi esseri umani abbiamo la tendenza ad abituarci alle situazioni e a perdere d'efficacia col passare del tempo rilassandoci nel comfort, mentre l'abitudine prende forma.
All'inizio delle cose sperate siamo "dei draghi", poi diventiamo flaccidi e pigri. Ci abituiamo alle cose e non ne rileviamo il livello, lo stato, la condizione. Il valore.
La prima volta che fai un lavoro dietro compenso, sei emozionato o orgoglioso di avere trovato chi sia disposto a pagare per avere te. Poi diventa un mestiere e tu diventerai un professionista. Parte integrante del professionismo è il evitare che i componenti del tuo ambiente si mescolino formando il terribile veleno chiamato "abitudine".
Rischia di accadere per mille ragioni. Potrebbe cominciare quando sottovoce dirai a te stesso di non metterci tutto il tuo impegno, quando crederai che il lavoro che starai facendo non
sarà il top del top! Che non merita tutta quella fatica. Ecco che avrai aperto la "fialetta" della superbia.
Il tempo, se non accadono mutamenti, la innesca e la trasforma, cala l'ossigeno, l'aria si vizia e si satura di un composto che t'indebolisce la mente e ti fa perdere di
vista dove sei e cosa stai facendo.
Non te ne accorgerai e comincerai a "tirar via". Poi ci farai l'orecchio.
L'abitudine allora si sarà pienamente formata. Non saprai più distinguere cosa è fatto bene e cosa fatto male. Non potrai più progredire e crescere, resterai in uno status quo fatto di abitudine. Insensibile a tutto.
A chi capita? A chi lavora tantissimo e spesso è costretto a tempi strettissimi e prezzi bassissimi. Capita a chi lavora normalmente nel pieno successo e ben pagato senza mai nessuno che
critichi, magari per timore o reverenza. Capita in tutti gli angoli del tavolo, quello ricco e famoso e quello povero e meschino.
Che il valore della produzione non sia nel prezzo, nell'importanza che attribuisci al prodotto, al personaggio che stai doppiando, in fondo già lo sai. Sai che il valore è nel lavoro che stai
facendo e in ciò che rappresenta per chi te lo ha affidato. Ogni lavoro è importante. Ma credimi, l'abitudine a lasciar correre, a passarci sopra, a non tendere sempre al meglio di te stesso, ti
fa perdere il tatto, l'olfatto, l'udito così per te, un click, un fiato, una distorsione saranno nulla di cui preoccuparsi. Invece ogni palazzo è fatto di piccoli mattoni, meno ce ne sono di
fallati, più la costruzione sarà robusta e duratura.
Una perla di saggezza!
C'è un antidoto, una cura: essere curiosi, non smettere di cercare di crescere, godersi il viaggio e non accontentarsi mai del tutto. Sempre un po' di fame.
Fare bene è una buona abitudine, ma una buona abitudine che, se lavori dal tuo home studio e non hai un socio con cui confrontarti, devi coltivare con ancora maggiore intensità per evitare che le cattive abitudini la soffochino.
"Stay outside the comfort zone!" dicono oltre oceano.
"Fatti sempre delle domande" dice la mia saggia socia.
Buona fortuna!
P.S. La prossima volta ti parlerò di un argomento tecnologico! :)
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