Il microfono RØDE NT2 del 1995.
Il lo comprai nel 1996.
A beh, adesso mi metto il cappello di paglia, prendo la "zanetta", cicca di lato alla bocca e con la barba bianca e ispida ti racconto...
No, non sono vecchio! Ho cominciato molto giovane! :)
Comunque, all'epoca era uno dei pochi Neumann Style a basso costo con una ottima resa. Costava circa 600.000 lire.
Beh, c'era già la CAD, l'MXL, la AKG ma il RØDE qui ha riscosso un grande successo nel periodo in cui stavano crescendo come funghi le DAW accessibili a basso costo e nascevano i primi home studio.
Internet per tutti stava nascendo proprio allora, i computer PC diventavano abbastanza potenti e giusto in quegli anni arrivava anche Cool Edit della
Syntrillium, oggi Adobe Audition.
I miei colleghi più ganzi avevano il Mac con Pro Tools o il predecessore di Logic di allora. Gli smanettoni usavano gli ATARI già da tempo, altri usavano macchine come il Falcon, un sistema compatto con una versione embedded di Cubase. Tutti gli altri avevano i vecchi studi analogici con i cavi, i rack pieni di moduli, multraccia a bobina.
Oh, raga... era ancora in uso il FAX! See... incidevi su un nastro, chiamavi TNT o UPS e gli affidavi il plico che entro 24 ore arrivava a destinazione in tutta Italia. Se eri in città usavi il pony express!
Per i voice over c'erano i CD, i DAT oppure si registrava dritti sul Betacam analogico con uno Shure.
Bobine Revox/Fostex/Teach e io che lavoravo ancora in radio ricevevo gli spot dagli studi di produzione di Roma e Milano. Studi enormi, mixer giganteschi, audio curato maniacalmente da ingegneri del suono e fonici con le contropalle, preamplificatori valvolari, U47, U87, C12; investimenti pazzeschi e un suono dentro allo studio che rizzava i peli come un bilama!
E alla fine ricevevo gli spot su audiocassetta C3. Se capisci questa siamo quasi coetanei! A volte su bobina Revox e nei casi più lussuriosi su DAT, e molte radio piccoline manco ce l'avevano il DAT... "Paolo!! C'ha er DAT a casa tua? Che me metti questo spot in una bobinetta?"
Ma per lo più le campagne radio giravano così, si audio cassetta C3.
Capone, il vecchio buon Claudio e Melina, registravano insieme. Di tutto!
Com'è che si chiamava... Prodest! Mandavano bobine coi bianchi che mettevi sul Revox, play, una base sotto montata in tempo reale con mixer e vinile...
Poi è arrivato il digitale... e il mio microfono a soli 5 anni si è rotto!
E adesso arrivo al punto!
Il difetto nel RODE NT2 era la capsula, una K67 prodotta dalla 797 Audio, una delle maggiori aziende produttrici di microfoni in Cina. La stessa che realizza l'elettronica dei Behringer B1 o di quasi tutti gli Studio Projects.
All'epoca Rode faceva la spesa in Cina, ma l'elettronica di questo arriva dagli USA. Il circuito di questo microfono è firmato da Jim Williams, un disegnatore di circuiti analogici che ha lavorato tra gli altri per il MIT. Al suo attivo oltre 350 pubblicazioni sui sistemi analogici, insomma un mito del settore.
Il microfono torna in vita dopo anni dentro un cassetto! Dopo aver imparato come fare, gli ho cambiato la capsula e l'ho rimesso in funzione.
La capsula originale non si trova più presso RODE ma cercando tra i ricambi 797 Audio si rintraccerebbe, però, i più noti smanettoni della terra hanno usato questo microfono per realizzare un quasi clone dei celebri Neumann cambiando la capsula stile U87/67 con una più adatta alla sua elettronica, la calda ed equilibrata U47. Secondo alcuni il problema non era la capsula ma l'elettronica, secondo altri il contrario e io sono stato su quella sponda. Anche perché, amico mio... l'elettronica non è alla mia portata!
Beh, ad oggi il suo rumore di fondo già da nuovo era accettabile: intorno ai 16 db. Il rumore è dato dall'equilibrio tra la corrente che arriva alla capsula per accenderla, il livello di
corrente necessario alla capsula stessa e la preamplificazione. Così mi hanno spiegato.
La resa adesso è buona e su un preamplificatore fico, che so, un DBX o meglio un Golden Age o proprio un Portico by Neve. Ma perfino sui pre della scheda audio direttamente come sentirai dai file, beh, suona bene.
Sostituire la capsula in questo microfono non è difficile, non occorre neppure un saldatore e la spesa per rimetterlo in funzione è di circa 150 euro con la capsula americana o 90/100 con una capsula dalla Cina. Considerando come suona, ma anche per un fatto affettivo ne vale la pena!
Qui sotto trovi diversi file: il confronto prima e dopo con un U87 dei nostri giorni e un confronto tra la vecchia e la nuova capsula.
Non si tratta di una gara, ci tengo a ribadirlo. Un U87 ha il suo costo e non è certo solo il nome che si paga. Un RØDE NT2 costava da nuovo un quinto del
Neumann e pur suonando bene non poteva reggere al confronto.
Con una spesa di 150 euro e un po' di lavoro il microfono oltre ad essere riparato, ha assunto un carattere differente.
Poi, sono passati gli anni ed ho trovato la capsula originale dalla 797 Audio, una RK67 e l'ho ripristinato come originale. E dopo tanti anni, l'ho preferito in originale.
Puoi sentirlo qui nella RØDE Story.
Buon divertimento!
Test con capsula RK-47 VS U87Ai
Primo test con capsula originale Rode NT2 (cardioide flat) VS U87Ai
Test Rode NT2 (cardioide flat) con capsula RK-47 VS U87Ai
prima e dopo
Come aprirlo e come sostituire la capsula. Come suonava prima e come suona adesso.
Test Rode NT2 con capsula originale VS capsula RK-47 (cardioide flat)
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