Doppiaggio e mix in home studio.
L'andazzo del lavoro da remoto in crescita mette in luce le difficoltà tecniche di molti artisti che non avendo più un fonico disponibile devono imparate a gestire connessioni remote.
Basterebbero un po' di software come Loopback o VB-Audio e l'uso di qualche scheda audio virtuale. Ma mi sono trovato spesso davanti a persone che hanno una mente analogica, più portata al contatto fisico che a quello virtuale. Pensando a loro ho realizzato un video utilizzando una scheda audio molto semplice che non utilizza software d'instradamento particolare per l'audio. Ho aggiunto una seconda scheda audio, qualche cavetto e un mixer per le cuffie. Molto inizio millennio con un occhio agli anni '90 quando tutto era cavi, cursori e connessioni fisiche.
Non si tratta di romanticismo, a volte ci si trova in questa situazione perché non sempre è possibile installare software; il computer è di un amico che te lo ha prestato, è quello aziendale, è in affitto, è troppo vecchio per poter installare software recenti o troppo nuovo e non ci sono i software aggiornati.
Cavi, ingressi e uscite su connettori jack. Analogico per lo più.
Questo video racconta come fare a connettersi in remoto con il tuo cliente facendogli ascoltare ciò che stai facendo, non solo il microfono ma anche il mix o i take.
Se ai più distratti sembra una cosa semplice che in radio e in televisione si fa regolarmente, quando però devono metterlo in pratica in home studio si trovano in difficoltà: il cliente sente il microfono ma non sente la riproduzione dei take registrati.
Il cliente ti parla e la sua voce gli ritorna indietro innescando un loop di eco che rende difficile la comunicazione. Il cliente non sente una beata mazza. Tu senti la tua voce raddoppiata e ti distrai.
Invece questo tipo di connessione deve essere possibilmente facile.
Occorre dotarsi di una sorta di regia in home studio i cui elementi spesso sono già in qualche cassetto, dove dormono inutilizzati: una vecchia scheda USB, qualche cavo, il vecchio mixerino!
Buona visione!
P.s. Lo so benissimo che esiste Loopback, che ci sono le schede virtuali... ho fatto altri video apposta per quelli. Grazie!
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Donatarte (sabato, 10 ottobre 2020 18:03)
Ciao
mi chiamo Donato
Innanzitutto bellissimo blog, complimenti! Puro amore e passione per il proprio lavoro ! C'é di tutto su come consigliare ad organizzarsi per cominciare ad avvicinarsi a questo fantastico mestiere, ed è per questo che ti scrivo, per vedere se hai una ulteriore informazione in piú. Mi sto avvicinando a questo mondo ed é molto esaustiva la parte tecnica/audio tra microfoni schede audio etc. pero tra la moltitudine di opinioni, non ne ho trovato qualcuna che consigli una cuffia adeguata , ne sento di tutti i tipi marche come : AKG , Sennehiser, Audiotecnica Beyerdynamic senza contare i vari modelli e tipi, dalle aperte chise semiaperte etc, non avresti per caso qualche suggerimento? Spero davvero in una tua risposta nel frattempo Ti ringrazio anticipatamente e ti auguro il meglio!
p.s non so se avró modo di leggere la risposta nel tuo blog tra i tanti servizi è possibile che non la ritroverei piú , ti lascio la mia mail se sei cosi gentile da rispondermi, infinite grazie ancora!
donatarte@gmail.com
Paolo (sabato, 10 ottobre 2020 19:33)
Ciao e grazie della fiducia.
Le cuffie sono una cosa che ti porterai dietro a lungo.
Se lavori in studio e fai doppiaggio e/o canti su un microfono a condensatore ti è utile chiusa.
Eviterai che la musica o la colonna sonora originale passi ed entri nel microfono.
Se la usi prevalentemente in mix allora anche aperta va bene, di solito è più leggera e stanca meno.
Le caratteristiche sono in genere di offrirti una buona esposizione lineare delle frequenze così da non falsare il suono.
Le cuffie da musica classica tendono ad avere molto spazio, danno la sensazione di essere in un ambiente d'ascolto.
Quelle da editing sono molto più ravvicinate e ti consentono di sentire ogni difetto del suono.
Ciò detto, le orecchie vanno spesso resettate perché il cervello si adatta al suono quindi accade che alla lunga certe cose diventano parte dell'ambiente e non le senti più. Io ne uso tre diverse che alterno per questa ragione.
La mia principale è una Sony 7506, chiusa. Costa meno di 100€, lo so che non è poco ma dura una vita e ci sono i ricambi. Quindi le ho da 7 anni, per dire.
Poi ci sono le Audiotechnica che però hanno un suono gonfio.
Ho delle AKG K721 che sono ottime in mix per staccare dalle altre e delle Grado Labs SR80, un po' care ma leggere ed efficacissime.
Ho molto colleghi che usano le Audio-Technica ATH-M40x (ottime) o M60x.
Per ogni dubbio, se poi sono all'altezza, sono a tua disposizione.
Un abbraccio
:)