Si ragazzi!
Questo è un MOD DIY su un microfono a basso costo. Ma il microfono in realtà è un pezzo da 90 con già tutte le basi per renderlo quello che era fin dal progetto originale, il CM87, un microfono
nato tra la Cina e la Califoirnia grazie alle capacità progettuali di Advanced Audio Microphones.
Non esiste un kit ufficiale ma i pezzi sono tre, capsula, trasformatore e una resistenza, anche facili da reperire. Ecco da cosa nasce il T-Bone SC-1100. Ed ecco cosa può diventare!
Non sponsorizzato, chiaramente!
Quella che segue è una esperienza sul campo partendo con pochissime nozioni tecniche ma affrontando comunque la sfida. Per imparare cose nuove.
Se qualche tecnico sa cose abbia pietà! Parto copiando percorsi tracciati, spero di arrivare suonando microfoni migliorati!
SC-1100, un microfono che con 120€ + IVA suona già piuttosto bene è sicuramente un buon affare, ma quello che ai matti come me salta all'occhio è che questo microfono si presta a modifiche.
Questo SC
1100 è un microfono che ha una lunga storia e che ha a che fare con Advanced Audio Microphones.
Nel video precedente che trovi in questo articolo ho raccontato la genesi del microfono e le relative informazioni che ne sono uscite mi hanno portato a mettere mano al Kit di saldatura e agli attrezzi per intervenire e riportare alla gloria di un tempo un microfono che merita. Certo, il costo cambia. Ne vale la pena?
Facciamo i conti:
Spedizioni: circa dai 10 ai 15€ per stare larghi
Tot: 367€ (a spanne)
Oppure con capsula AK47AA: 141€
Tot:385€ (a spanne)
Conti iva inclusa senza capsula circa 100€ in più (se hai la P.IVA registrata al VIES ti viene scalata). Se già ti piace con la capsula originale hai un microfono che ti è costato 250€
e suona circa come un Lewitt 440 o un Rode NT1 Black per restare su quell'ordine di spesa, ma con più self noise; e lo hai fatto tu, quasi con le tue mani! Ma non è fantastico?
Se vuoi di più, con la AK67AA ci vogliono 123€ in più e una mezz'oretta di lavoro extra per sostituire la capsula e allora costerà come un Aston Spirit ma non suonerà così, sarà un suono molto
più flat, vecchio stile.
Per avere un suono più arioso occorre una RK12 (clone della C12) o una RK47.
E qui si aprirebbe un dibattito sul valore delle capsule, se sono o non sono tutte uguali. Non lo sono certamente, basti pensare a quella stock montata su questo microfono e quella della Advanced
Audio che pur appartenendo alla stessa razza, addirittura con lo stesso diametro, le due K67 sono differenti.
Sarebbe anche possibile mettersi a cercare più ad Est capsule di qualità risparmiando ma è un lavoro che richiede un po' di pratica e che personalmente ho iniziato anni fa facendomi un idea delle
differenze.
Così ecco entrare in gioco una C12 in Mylar, doppia faccia e doppio plate con un buonissimo rapporto segnale rumore e una briosità che mi è piaciuta particolarmente e che non era una AA.
Perché va detta una cosa, se lo penso per il voiceover o per un podcast, non cerco un microfono scuro e vintage come il CM87. Probabilmente preferisco un suono più in faccia come quello restituito dalla RK47.
Le capsule Advanced Audio montano Mylar tedesco da 6 micron.
La RK67 ha un diametro maggiore, 35mm contro i 34mm delle generiche RK67 che si trovano on line. La ragione sta nella maggiore capacità di risposta sulle frequenze basse e grazie allo spazio
maggiore dato dal diametro si ha una migliore risposta sule basse, con la foratura si possono invece correggere le risposte nelle frequenze alte.
Questo ci racconta come i costruttori di capsule possano fare la differenza con le loro scelte sul suono finale sullo stesso modello di capsula.
Sono 32mm quelli della RK47, e 34mm quelli della RK12 (C12).
In Cina si trovano anche capsule con Mylar da 3, 4 o 5 micron, più sensibili. Ma è la risposta in frequenza e il guadagno dato dall'impedenza che fa la differenza, mi pare di capire. Sono valori
da leggere e riconoscere da adattare alla propria elettronica. E qui io sono già in alto mare.
Non ho usato RK87 perché non mi sembra sia il microfono nato per quella capsula che curiosamente nemmeno AA vende più.
passo 1
Il primo passo è la resistenza, dissaldare la vecchia e inserire la nuova. Non c'è polarità da rispettare.
Il microfono funziona anche col vecchio trasformatore, ma ha un suono ancora più chiaro, perfino con la capsula AK67AA.
Quelle che seguono sono operazioni non alla portata di tutti ma se sei uno smanettone ci riesci, non serve molta esperienza. Non occorre fare regolazioni di nessun genere, solo molta attenzione. Il lavoro totale richiede circa 3 ore o meno.
passo 2
La capsula: non è difficile da montare e di solito è la prima modifica che si fa su un microfono a cui cambiare il carattere. A volte cambiandola con lo stesso modello ma di qualità migliore,
altre volte passando ad altri modelli, come la RK47 al posto della RK87, perché meno aperta sulle frequenze alte ma molto più presente nei medi e nei bassi.
Microfoni come il Rode NT1-A possono diventare molto interessanti. In altri casi anche anche la RK12 ha il suo perché, certo, dipende dalla tua voce e da quello che ti aspetti di ottenere.
Io voglio meno rumore e maggiore dettaglio.
Questo è già un microfono abbastanza chiaro e arioso e con una RK12 sarebbe forse ancora più arioso. Ma intervenendo sull'elettronica le cose cambiano. Farò delle prove, giacché per studiarmelo
bene ho due SC1100, uno intonso e uno modificato.
Una volta completato il lavoro sul primo e averlo completamente convertito alla Advanced Audio way, mi sa che lavorerò anche sull'altro. Tutto nel video qui sotto.
Qui pubblico le foto dei collegamenti per i cavetti della capsula, sull'SC1100 perché accade che aprendolo uno si stacca! Dove andava? Dove lo saldo? Ecco qui sotto!
Ho anche provveduto ad allungare i fili della capsula portandoli al piano di sopra (sotto la capsula) per poi collegare la capsula da dentro la griglia senza dover ogni volta smontare il PCB ogni volta. Non è una pratica per il microfono definitivo perché cavi lunghi possono diventare antenne RF e raccogliere ronzii elettronici. Ma durante le prove posso cambiare la capsula a piacimento con minore sforzo e senza manipolare troppo il PCB. Poi li salderò una volta deciso cosa voglio essere da grande.
La capsula è bene dissaldarla piuttosto che svitare le viti dal corpo della capsula stessa, in particolare con le K67 e 47 che hanno la vite proprio sul mylar in mezzo alla capsula dorata. Ecco perché ho preferito i fili nel compartimento capsula. Si copre la capsula con un sacchetto di plastica o stoffa per evitare schizzi di saldatura, si dissalda dal PCB e si sostituisce dopo essersi segnati quale il filo per la parte davanti e quale per la parte di dietro. Vedi foto sopra.
E la massa, naturalmente.
Nota: spesso con una C12 (come anche con una K87) vanno collegati entrambi i poli della massa, vanno accoppiati e saldati alla stessa connessione sul fianco. Se non connesse tutte e due le masse, la capsula potrebbe non accendersi o non funzionare in figura multi-pattern. La K67 e la 47 non necessitano dell'accorgimento, basta un unico cavo, la 47 è un corpo unico e la 67 ha i due semicorpi della massa connessi.
Qui sotto una RK12 (C12) come esempio.
passo 3
Non tutti i trasformatori sono uguali. Anche tra l'originale e questo lo vedi che fisicamente sono differenti: l'originale ha un nucleo interno ad avvolgimento unico contenuto in un
8 squadrato di lamine di metallo, simile ai T14, T87, Cinemag 13114.
Il BV sono due avvolgimenti evidentemente separati, avvolti attorno alle colonne di una cornice squadrata di lamine di metallo. In questo caso la corrente passa
per induzione tra il primario e il secondario. In mezzo il vuoto, in apparenza. Un doppia bobina BI-METAL.
Si dovrebbe trattare di un trasformatore adattatore d'impedenza e dovrebbe essere l'impedenza verso il condensatore della capsula a fare la differenza del suono che si ottiene. Nel circuito
disegnato da AA è possibile identificarlo in questa immagine cerchiato in verde mentre in rosso si vede dove si trova, a valle, la resistenza R10.
Se cambi solo la resistenza col vecchio trasformatore abbassandone il valore da 3KΩ a 2.2KΩ aumenta la chiarezza del microfono. Appena gli cambi trasformatore diventa di nuovo più scuro ma aumenta il segnale e diminuisce parte del rumore di fondo.
Se speravi di capire cosa e come, beh, mi spiace per te: questo è il mio quaderno degli appunti sulle impedenze per capire cosa succede e magari avere l'illuminazione e comprenderne il meccanismo facendo prove, in mancanza di un amico "elettronico". In fondo io sono uno Speaker Doppiatore pubblicitario, se fossi solo uno speaker, potrei essere scambiato per un altoparlante in questa sede!
L'impedenza: un po' come quando cambi l'impedenza nell'ingresso della scheda audio premendo il pulsante LOW-Z e senti che il microfono cambia suono. In alcuni
casi distorce facilmente.
Come sempre sto studiando da solo e potrei avere capito fischi per fiaschi, avrei preferito i fiaschi magari pieni di vino per dare una svolta ai miei pensieri.
Nella pratica del fai da te guidato come un cieco con il bastone, ecco il BV 2.25:1
Ha 4 fili, stessi colori dell'originale. Facile se hai occhi per vedere. Io uso occhiali 4X con le luci.
Da li sotto, dentro il contenitore angusto del microfono, salgono anche i tre fili dell'XLR che vanno a collegarsi al PCB.
I due bianchi, quello del BV2.25 e quello dell'XLR dal microfono vanno saldati accoppiati al PCB.
Invece di dissaldare, potresti inizialmente tagliare i fili vicino al PCB, lasciando un pezzetto del cavo per riconoscerlo durante il rimontaggio.
Una foto magari aiuta a ritrovare la strada in caso ci si perda.
I cavi del BV 2.25:1 sono CORTI!
Io li ho allungati con cavi dello stesso spessore e saldati. Non ho le dita adatte a lavorare bene in spazi così angusti. Non potevo fare il dentista, credo. Nemmeno l'otorino o l'urologo.
In questo caso il cavo arancione arriva dall'XLR e il rosso dal trasformatore. I due bianchi vanno saldati nello stesso punto sul PCB. Il blu è il negativo dell'XLR e i cavi nero e il verde sono del trasformatore. In tutto avrai 4 cavi su un lato e tre dall'altro.
Ma come si calcola il trasformatore? Cosa fa il trasformatore? Sono domande profonde per uno che non ne sa nulla. Si calcola il valore K che definisce il suo livello di modifica della tensione.
Il BV 2.25:1 su 1000 mv al primario erogava poi circa 450mv. In realtà, misurando con strumenti più precisi avrei scoperto che forniva 0,444,444 mv. E facendo 1000 mv / 444 = 2.252 e rotti che si
legge appunto 2.25. Questo è il suo valore.
Nella pratica se vuoi calcolare il valore di un trasformatore che hai nel cassetto (chi non ne ha almeno un paio?), devi inviare una corrente alternata al primario e misurare cosa esce dal
secondario. Mandare corrente alternata ad un trasformatore so che è qualcosa che mette di buon umore un sacco di gente. La corrente delle cuffie è corrente alternata.
Per farlo in casa serve una scheda audio, un software che riproduca un segnale fisso così la corrente non varia, tipicamente 1Khz, un cavo con un jack stereo da un lato e dove c'erano le cuffie i cavi a cui attaccare i connettori di un multimetro.
La massa sul negativo del multimetro e l'altro di conseguenza.
i due cavi del L/R sono entrambi positivi. Puoi anche unirli. Non ci saranno scintille.
Il multimetro va sestato in Volt in corrente alternata, valori bassi, si regola il volume della cuffia fino a che il multimetro non misura 1 volt, meglio se 1000 millivolt ad esempio. Una cifra tonda, facile da calcolare.
Ora, tra l'uscita dei cavi della cuffia, collegare i due cavi del primario, uno sulla massa e uno sui canali destro o sinistro (anche uniti) collegare il primario del trasformatore e all'opposto sul secondario i cavi che vanno al multimetro. Ora vedere il risultato e calcolare: 1000/valore=fattore di trasformazione del compressore.
Questo cosa mi ha permesso di capire? Boh! Prima o poi lo scoprirò.
Innanzitutto il trasformatore qui ha il pregio di eliminare rumori e col trasformatore in genere i microfoni possono usare cavi più lunghi, ecco perché sui microfoni da palco sono preferiti. A
questo si aggiunge la creazione di armoniche, come accade per le valvole. Giusto? Poi i trasformatori fanno quella vibrazione bassa zzzzz data dalla loro generazione di campo magnetico, che fa
tanto cabina elettrica alta tensione ma anche vecchi hardware in studio.
Beh, il trasformatore c'è anche su certi Preamp: attivi i trasformatori e senti il suono più bello! Non ci ho capito molto ma, bello.
Una nota importante nel riassemblaggio
Se noti un ronzio, dovuto ad esempio ai trasformatori delle luci di casa o quando accendi una lampada, prova a verificare due cose:
1 che i cavi della capsula siano infilati bene sotto il livello della griglia, in particolare se come ho fatto io li hai allungati, fai in modo che nella parte superiore ne resti
il meno possibile e che tutti vengano nascosti sotto il cilindro, lo spazio c'è.
2 Controlla anche di avere stretto bene le viti ai lati e il tappo inferiore e che maneggiandolo risulti fermo, un blocco unico. Questo perché le masse devono essere tutte ben collegate per ottenere l'effetto "gabbia" che impedisce alle radiofrequenze di venire raccolte da ciò che si trova nella griglia.
Per concludere: credo che il trasformatore e la resistenza siano la base del miglioramento che con la sola capsula non sarebbe tale.
La capsula è il perno del suono che vorrai avere, con la C12 sarà fresco e arioso ma non certo privo di calore per la voce, con la AK67 AA diventa scuro e vintage, con la RK47 sei nel regno
magico dei medi, dove la voce naviga nelle sue acque preferite.
Se quel suono ti piace, ci sono in circolazione anche dei rifacimenti delle M7, in Mylar naturalmente e non in Teflon, roba per chi è curioso!
Nel video ti faccio vedere un po' di cose e soprattutto ascoltare come cambia mano a mano che entrano componenti nuovi.
Ha senso?
Ce ne sono in commercio di microfoni buoni e già pronti. Vale la pena solo se ti piace farlo.
Buona visione smanettone!
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