Che Reaper sia il sistema DAW più avanzato disponibile e accessibile oramai è palese. La casa americana Cockos dal 2006 produce questa DAW per Windows, Mac e Linux.
Il papà di Reaper è anche il papà di Winamp, e di Gnutella P2P network.
Scaricalo e provalo per 60 giorni.
https://www.reaper.fm/download.php
Licenza, leggitela. Puoi anche prendere la versione da 60 dollari oppure usarla per sempre in versione demo. A parte che nessuno verrà mai a chiederti niente, l'azienda stessa
offre due opzioni basate su quanto fatturato pensi di generare con il software, sta a te decidere. Il primo anno io l'ho tenuto sul computer ma di fatto non lo usavo perché non ero pronto a fare
il passaggio. Avevo la licenza piccina. Adesso lo uso per ogni cosa, ho semplicemente cambiato licenza.
Ma l'ho fatto di mia sponte, nessuno è venuto a chiedermi niente.
Non c'è nessun iLok o altre strane licenze. Non ci sono segnali di rete fantasma che vanno a dire che lo stai usando. Don't Fear The Reaper.
Questo articolo non è sponsorizzato. Questo articolo è in divenire perché aggiungo cose utili per il voiceover e il doppiaggio con Reaper.
Ho usato Cool Edit Pro, Cubase, Nuendo, Pro Tools e Logic negli ultimi anni.
Pro Tools tra l'altro l'ho appena rinnovato perché alcuni clienti me lo hanno chiesto espressamente, quindi, ok. A parte che non mi dipiace farci editing, però è da sempre zoppo di qualcosa. Ma
va bene, è lo standard.
Sempre mi sono trovato a cercare combinazioni di tasti e uso del mouse il più agili possibile, perché nel mio lavoro per ogni ora di registrazione ci sono ore e ore di editing. I
file "RAW e poi ci pensa il fonico" sono rari e divertenti ma quando realizzo gli audio per eLearning, audioguide o audiolibri,
l'editing è necessario per portare a termine il lavoro.
Capitoli, slide, tanti file relativi alle opere, tutti tagliati e divisi secondo il copione. Potresti ritrovarti a editare 300 file su un unico progetto. Che fai? Li esporti uno alla
volta? Reaper su questo si è dimostrato il più completo.
L'unico che offre cose simili per nominare i file è Twistedwave (che attualmente uso in combinazione con Reaper), ma è solo un editor e non ti offre tutto
il resto. Sicuramente col tempo arriverò a farlo fare anche a Reaper quello che faccio fare a Twistedwave.
Reaper renderizza regioni, singoli file, selezioni, include i marker, audio in più formati, in cartelle separate, aggiunge una coda finale se serve e un sacco di altre
cose. Puoi caricare più video in timeline come con Pro Tools Ultimate... no, non è vero, lo fai meglio, digerisce qualsiasi cosa e formati
diversi.
Ma adesso parliamo di cose serie, i comandi da tastiera e la gestione del mouse. Questi settaggi sono alla base di un lavoro efficace, che non porta a
dolori articolari da tensione (spalle, polsi, dita, schiena) dovuti alle ore di editing.
Non è solo produttività, è anche salute.
Temi tu la morte? Cominciamo!
Ad oggi con Reaper realizzi audio e in parte anche video con una facilità estrema se sai dove mettere le mani ma anche se sei poco portato per la tecnologia e vuoi fare solo il minimo indispensabile. I voice Talent e gli attori di solito sono poco tecnologici, ma loro malgrado devono registrare il propri audio.
Un vantaggio non da poco è che puoi farlo funzionare anche su computer molto vecchi che magari non si aggiornano più, su cui non gira nemmeno Chrome e con pochissima RAM. Che ne so, un vecchio Mac Mini del 2012.
Qui ti faccio vedere i miei settaggi di base per fare voiceover, registrare e fare editing. Do per scontato che tu abbia una base tecnica da cui partire, che sappia usare un computer normalmente, aprire file, salvare file, organizzare cartelle, quella roba li. Magari anche salvare in PCM WAV o MP3.
Livello? Per VoiceOver e Doppiaggio e per chiunque abbia usato almeno un software. Qui non si parla di mix, di trucchi selvaggi e nemmeno di versioni potenziate del software, perché con
estensioni e script è possibile far fare al software cose spettacolari.
Io sto usando il tema 6 su Reaper 7 e a volte altre grafiche. Dipende.
Tutorial e settaggi base e avanzati ma per un uso professionale.
In fondo c'è anche un Template che ho preparato per te se vuoi provarlo.
Meglio di no.
Apri Reaper!
Apri Reaper, sotto al nome nel menù troverai Settings.
Io qui sono su Mac, se sei su Windows o su Linux avrai piccole cose diverse ma il concetto non cambia.
Non ti starò a tediare coi settaggi raffinati. Puoi usarlo anche così come arriva. Devi solo avere l'accortezza di selezionare almeno la scheda audio che userai.
In seguito sulle tracce selezionerai il canale del microfono. Quello di uscita di solito è già pronto. Non è questo il luogo dove approfondiremo le questioni più complesse. Facciamola
semplice.
Una volta scaricato si avvia senza troppi problemi, trova i tuoi plugin e si presenta un po' scarno.
Dovresti spulciare un po' di preferenze, controllare la scheda audio che sia collegata, e poi potrai fare doppio click a sinistra per aggiungere una o più tracce.
Sono ancora indefinite fino a che non dici cosa gli colleghi, un canale mono, uno stereo, un midi... magari salvalo in una cartella, così inizi bene.
Se non modifichi il tema, in fondo c'è un link per capirle meglio come fare, i canali di ingresso non sono visibili fino a che non armi la traccia (premi il tasto rosso REC), una volta armata la traccia (si accende il pulsante rosso) potrai scegliere il tipo di canale (stereo o mono) e la relativa fonte, il microfono o altro.
Monitor Input
Sempre vicino al tasto REC compare un altoparlante piccino che ha tre livelli di funzione, cliccandolo. Anche col tasto destro ti spiega cosa fa, di fatto ti rimanda alle cuffie il suono del
microfono. Potresti non volerlo, quindi puoi disattivarlo. Premilo più volte per farlo passare da una modalità all'altra.
Si disattiva quando non ha colore.
Se vuoi che la traccia che crei sia impostata su un canale particolare e magari che non abbia il monitoring attivo ti basta aprire Settings, scendi a Project, trovo il sotto menù
Track/Send Defaults e dentro puoi definire come devono essere le tracce e da quali canali andare a pescare i segnali, se essere attive, armate, se attivare gli envelope (le
automazioni di volume).
Il software parte dal presupposto che venga usato da un musicista quindi inizia dalle sue esigenze ma è aperto ad ogni necessità, anche per voiceover e podcast.
Salvataggio
Nella cartella di salvataggio puoi già dire di salvare i file in una cartella a parte, di copiare i file che magari aggiungi... una serie di cose per tenere in ordine i tuoi progetti.
Ma se vuoi puoi salvare tutto in una unica cartella e poi sguazzare nei file. Personalmente preferisco ci siano cartelle per ogni cosa.
Anche nel rendering dei file puoi fare ordine, inserendo il nome della cartella in cui verranno salvati i file che esporti da Reaper.
Questa probabilmente è la parte più difficile per chi inizia ad usare Reaper, esportare i file. Sono tantissime le opzioni e non c'è una versione semplificata. Ma è proprio la possibilità di
scegliere cosa esportare a rendere questo sistema assolutamente imbattibile.
In ogno caso, si possono salvare dei preset che replicano un settaggio scelto, si può dare un nome e una destinazione ai file, ad esempio scrivendo sulla riga Directory il nome della cartella,
dentro la cartella di progetto verrà creata in automatico e popolata dai file renderizzati. Io l'ho chiamata Mixdown in questo esempio.
Actions - i comandi per lavorare
Allora, che ti serve?
Facciamo un elenco da inserire o cambiare nelle Actions:
lo trovi sul menù in alto!
Si tratta dei comandi o shortcut da tastiera. Da qui puoi assegnare funzioni esistenti o aggiungerne altre.
C'è anche il Menù editor che ti consente di aggiungere funzioni non solo alla tastiera ma anche ad un pulsante per averne consapevolezza dell'attivazione o per attivarlo col mouse.
Puoi cercare per parola (inglese se non cambi la lingua), ma anche per comando assegnato se c'è già. Metti che vuoi cercare a cosa è associato un pulsante.
Aggiungere all'azione un pulsante visibile nella Toolbar.
In pratica oltre ad essere comodo quando non vuoi usare la tastiera, perché puoi cliccarci col mouse, hai anche una spia che ti indica se quella funzione è attiva oppure no. Essenziale mentre lavori capire quale strumento è attivoè. Per aggiungere un pulsante basta accedere ad Options, selezionare Customize menus/toolbars selezionare Add... si apre Actions da cui potrai cercare l'azione anche attraverso il comando con Find Shortcuts poi Select, per trovarlo in fondo alla lista. Una volta selezionato, attraverso Icon, potrai modificare l'icona. In seguito potrai anche spostarlo in una posizione diversa. Molto facile.
seguire il cursore
Vorrei poter fermare o attivare lo scorrimento della schermata quando mi serve.
Registro? La schermata deve seguire il cursore.
Faccio editing?
Non sempre mi serve perché magari sto lavorando più avanti nel file rispetto a cosa sto ascoltando.
A volte mi serve e a volte devo disattivare.
View: Toggle auto-viewscroll during playback
io gli ho messo 8 (con un pulsante che si accende).
View: Toggle auto-viewscroll during recording
io gli ho messo 9.
Tu puoi mettere il pulsante che ti piace di più.
Vorrei che in alcuni casi, la parte del file che taglio si incolli o si avvicini al file che lo precede. Se ho fatto un errore ed ho ripetuto una frase, la cancello e la successiva in coda si avvicina in time line.
Toggle ripple editing per-track
io gli ho messo 1.
Dopo avere fatto editing potresti voler selezionare i file con il mouse, magari sono tanti pezzetti, per poi raggrupparli così non si spostano più da soli, formano un blocco unico, così da
realizzare facilmente Regioni che poi potrai usare in Rendering, col nome del capitolo ad esempio.
Toggle Marquee selection, che ha già il suo bel pulsante visibile ma che io ho assegnato al 2.
Ci sono davvero mille modi per tagliare, copiare, spostare, quindi non è detto che il mio sia quello adatto a te. Anzi, ad oggi ogni giorno sto migliorando il flusso di lavoro perché Reaper puoi cucirtelo addosso!
il mouse
Il Mouse ha un importanza fondamentale nell'editing. Ogni sua azione, essendo estensione della mano, a sua volta estensione della mente, il mouse deve portare a fare quello che
la mente chiede.
Mi sembra logico.
Il mouse in Reaper si occupa anche dello zoom della timeline. Significa che dove metti la freccia e poi attivi la rotellina del mouse si allarga o si restringe la visuale sulla
parte che stavi controllando. Lo zoom deve seguire il puntatore e non la selezione sulla timeline e su Reaper non è così di default. Quindi ecco una personalizzazione necessaria che si ottiene
facilmente da Preferences/Appaerance/zoom... dentro il menù chè la possibilità di scegliere Horizontal zoom center: Mouse cursor.
Ora dirai:
Va beh, e se mi trovo su una traccia molto lunga e volessi tornare subito dove c'è la testina di Play, che devo fare? Cercarla con la bacchetat biforcuta?
Puoi usare il Toggle Autoview Scrolling di cui ti ho detto poco sopra in questo articolo. In breve premi il pulsante associato oppure clicchi sul pulsante creato, se lo hai fatto
e il centro dello schermo sarà dove scorre il play o dove c'è il selettore, basta premere play e ci andrà.
Da me sulla tastiera corrisponde a:
8 mentre è in Play
o...
9 mentre è in Rec.
Mouse Modifier
Mouse Modifier
Sia Logic che Pro Tools hanno due funzioni per il cursore che si chiamano, Marquee Tool e Smart Tool. Sono funzioni di editing che distinguono la posizione del cursore rispetto all'oggetto su cui si sta facendo editing, rendendo molto "Smart" come suggerisce il nome, le operazioni di editing.
Reaper non ce l'ha attiva nella sua impostazione standard ma va realizzata attraverso la modifica delle azioni del mouse. Due impostazioni del mouse.
Avviato Reaper, accedi alle opzioni (Settings cmd+, o il relativo comando su Windows).
Scendi a sinistra e accedi alla riga Editing Behavior, poi al sotto menù Mouse Modifiers.
Da qui è possibile assegnare comandi alle azioni del mouse
Iniziamo con il comando principale che si attiverà nella parte alta del file:
nella parte centrale clicca in alto su Context e scegli, nella tab di destra "left drag", le azioni che riguardano il trascinamento col tasto destro, il
puntamento diventa un semplice click dove si posiziona il cursore di play se non sta suonando.. Poi clicca su tab centrale e scegli Media Item.
Sotto compaiono una serie di comandi e il primo in alto è Default action.
A destra c'è la riga con l'attuale comando.
Doppio click e si apre un menù a tendina da cui andare a scegliere l'azione per il tasto destro del mouse. Scorri fino alla voce Select razor edit
area e infine su Set Time Selection.
Premi Apply in basso a destra e adesso, se trascini su un file avrai una selezione da Razor.
Puoi anche non usare la Default Action e usare una delle voci sottostanti, incluse quelle vuote, per assegnare il comportamento ad un tasto, ad esempio Ctrl+click per avere quella funzione. Dipende da come preferisci lavorare.
Ora occupiamoci del comportamento dalla vita in giù (cit), la parte del file della metà sotto (si chiamano item i pezzetti in time line).
Dalla stessa finestra vai nuovamente sul primo pulsante dove hai selezionato "Media item" e clicca, scegli la voce sotto
Media item bottom half
Qui, nella Default action clicca e scegli Move item e poi ignoring time selection. Ora, cliccando la parte bassa selezioni il file e lo sposti o ne fai quel che
vuoi.
La Time Selection che facevi prima la puoi sempre fare o sulla barra in alto, su una traccia vuota, oppure sfruttando i Virtual Spacer che puoi attivare cliccando col destro su una traccia e scegliendo dal menù a tendina. Compariranno degli spazio tra le piste, comodi per fare selezioni temporali. Ma, ripeto, puoi personalizzare come più ti piace, basta aver compreso il meccanismo, la logica dietro questo.
Sempre in ambito di modifiche del mouse c'è una funzione che mi è molto comoda per ottenere una visualizzazione grafica del progetto, in pratica scrivo un item vuoto alla fine di ogni capitolo di
un eLearning o di un libro per avere traccia di dove finisce ma anche per avere idea della lunghezza della pausa che terrò tra un capitolo e l'altro. Mai meno di 2, 3, 5 secondi.
Dipende.
A colpo d'occhio vedo la struttura del progetto. Ma il file che disegno deve essere vuoto.
Reaper crea un item, pulsante destro e Command insieme, trascinando il mouse su una traccia. Il comando prevede che venga scritto un file copiando quello attualmente selezionato. Se hai
selezionato un audio, lo copia, e suona. Devo cambiare il comando e trasformarlo in "scrivi un file vuoto" o qualcosa del genere.
Nei Settings come hai visto c'è la possibilità di dare al mouse dei comandi particolari e capirne il senso non è difficile, anzi, seguendo la logica scopri che se segui quello che un comando che assegni può fare sono tante cose e che puoi modificarle.
In questo caso volevo modificare il comportamento di default della funzione "disegna" affidata al Command+Tasto sinistro. Su Win è Control+Tasto sinistro. Su Mac devi avere attivato il tasto sinistro nelle opzioni del Mac dove ci sono le funzioni del Mouse che di default sono con un unico tasto.
Scorrendo il Context ci sono tante voci tutte relative al comportamento del mouse. A me interessava tutto quello che riguarda il tasto destro abbinato al tasto Cmd. Scorrendo vedrai il comando di default che presenta un punto davanti.
Come trovare quello che ti serve?
Aprendoli uno ad uno i Context ti dicono cosa, in quel contesto, fanno Cmd+Left (pulsante Command con il pulsante sinistro del mouse).
Ogni Context è relativo ad un contesto del software.
Il mio contesto era Item, l'ho riconosciuto perché il comando attivo diceva di fare esattamente quello che io volevo modificare: Draw a copy of the
selected media item che ho sostituito con Draw an empty MIDI item (disegna un item MIDI vuoto).
La funzione di "copia dell'Item" l'ho messa sul comando Shift+Cmd+Left drag.
Sempre comodo copiare un audio da qualche parte.
Insomma, se trovi un azione che vuoi cambiare, non è impossibile farlo.
Waveform Zoom
Waveform Zoom serve quando le forme d'onda sono troppo piccole!
Basta premere SHIFT+UP o DOWD, i tastini su e giù a destra.
Tutte le forme d'onda si ingrandiranno o ritireranno come preferisci. Utile per vedere sulla traccia i minimi rumori. Se non premi SHIFT avrai lo zoom orizzontale della timeline con Su e GIU' e play slow con destra e sinistra. Puoi cambiare i comandi se non ti piacciono.
Il Navigator
Menù View, oppure scrivendo Navigator sull'Help, e si apre una finestra, doccabile, zoommabile, significa che puoi spostarla nell'area di lavoro e controllo.
La finestra ti mostra una mappa della timeline su cui puoi agire per spostarti rapidamente da un punto all'altro. Si riconoscono i marker e i colori degli item. La stessa che non c'è ancora su
Logic e che su Pro Tools si chiama Universal. Serve sempre sapere dove stai lavorando.
chicche per eLearning
Nel video che segue:
- Le Note di progetto (le annotazioni, non le note musicali) sugli item.
- Gli effetti direttamente sull'item senza aggiungerli all'intera traccia.
- Creare un pulsante per attivare il Media Explorer.
il mixer e il routing
Il mixer, le entrate e le uscite dei suoni, qualche rudimento!
Il mixer in configurazione standard si presenta in basso, ma può essere chiuso e spostato in una finestra flottante.
Col pulsante destro sul mixer ti offre un menù per tenerlo nella DOCK, quindi a lato, sopra o sotto la finestra principale, oppure separato.
Per ogni traccia apre un canale che punta al MASTER.
Il Master a sua volta può essere spostato ai lati o separato dal mixer.
Nel Mixer ci sono i cursori per il volume, il pomello per il bilanciamento L/R, i pulsanti MUTE e SOLO, quello per armare la traccia (perché registri), il Routing, il pulsantino FX per caricare
gli effetti.
Gli effetti vengono visualizzati in alto, dalla metà in giù invece è possibile assegnare mandate del canale ad altre uscite o per modificare la struttura del canale per realizzare ritorni, side
chain e altre belle cose.
Il MIXER e la gestione dei segnali può arrivare molto in profondità, ma per il voiceover e per un artista che registri solo la sua voce per editarla e fare i livelli spesso non è affatto
necessario andare oltre l'uso basico.
Anche se potrebbe esserti utile magari inviare una copia del segnale alla cuffia e non al master, ad esempio quando doppi un filmato il cui audio non andrà nel file finale.
Oppure, potrebbe esserti utile solo spostare il suono su un canale della cuffia per averlo come riferimento e magari abbassarne il volume per agevolare il doppiaggio.
Una buona parte di queste cose, inclusi gli effetti si possono gestire direttamente dai riquadri della finestra dove registri. Di solito a sinistra del riquadro.
Insomma, se non mixi nulla e vuoi farla semplice, potresti anche non aprire il mixer e usare solo il MASTER come riferimento. In sostanza useresti Reaper come Audacity ma con tutte le capacità di
editing di Reaper.
quando il vestito
... fa il monaco!
I temi di Reaper
L'abito in un sistema DAW conta tanto. Francesco Bonalume (Reaperiani) qualche tempo fa fece un video molto interessante su come la grafica delle DAW potesse portare a fare scelte diverse di
lavoro.
Appena l'ho sentito dire quelle cose ho pensato "fratello!" perché è esattamente la cosa che sentivo quando usavo un software.
Il fatto è che lui l'ha detto, io sentivo solamente la cosa senza averla espressa né elaborata, ecco perché lui è il Fra.
A tal proposito iscrivetevi al suo Patreon e imparate un sacco di cose si Reaper e sulla tecnica audio in generale.
Cambiare il tema di Reaper m'interessa relativamente, però ci sono alcuni aspetti che a me interessano perché devo avere sott'occhio tante cose.
Chi ha realizzato il software non ha le tue stesse necessità, quindi devi personalizzare anche la grafica. Io voglio che le tracce abbiano una dimensione, che i mixer sia in un modo
piuttosto che un altro.
Tra l'altro con alcuni temi è possibile incontrare funzioni che non si conoscono, portate in evidenza dal creatore per quella specifica versione.
Tutte cose incluse in Reaper ma difficilmente conoscibili.
Qui trovi un video in inglese di Kenny Gioia, ti spiega
come personalizzare il tuo tema. Guardalo e diventa padrone della falce.
Video Timecode Overlay
Voglio che ogni video che carico in timeline abbia il suo Timecode.
Perché altrimenti devo mettere il video all'inizio del progetto se voglio che parta dalla posizione 0.00.000
Invece con Reaper posso caricare decine di clip e per ogni clip posso avere sullo schermo, in overlay sul video, il Timecode che mi è necessario per doppiare.
Sul copione spesso ci sono proprio i riferimenti all'ora, minuti, secondi dove c'è la battuta da doppiare.
Per attivare questa funzione, si attiva l'FX sull'ITEM e non sulla traccia dove ci sono i video. Si attiva un effetto dalla lista offerta dal plugin VIDEO e si sceglie Overlay:
Text/Timecode.
Il preset da solo non consente di vedere il Timecode del singolo video a presindere da dove si trova in Timeline ma offre solo il
Timecode del progetto.
Ma cambiando il codice, la cosa cambia!
Ecco qui sotto il video per capire di cosa parlo e il codice da sostituire.
Nessuna paura, è solo un copia e incolla. Ma volendo paragonare i codici tra originale e nuovo si imparano un sacco di cose!
// Timecode overlay font="Arial"; //@param1:size 'text height' 0.1 0.01 0.5 0.25 0.01 //@param2:ypos 'y position' 0.90 0 1 0.5 0.01 //@param3:xpos 'x position' 0.5 0 1 0.5 0.01 //@param4:border 'border' 0.03 0 1 0.5 0.01 //@param5:fgc 'text bright' 1.0 0 1 0.5 0.01 //@param6:fga 'text alpha' 1.0 0 1 0.5 0.01 //@param7:bgc 'bg bright' 0 0 1 0.5 0.01 //@param8:bga 'bg alpha' 0.5 0 1 0.5 0.01 //@param9:h_off 'hours offset' 0 -23 23 0 1 //@param10:m_off 'minutes offset' 0 -59 59 0 1 //@param11:s_off 'seconds offset' 0 -59 59 0 1 //@param12:f_off 'frames offset' 0 -29 29 0 1 offset = 3600*h_off + 60*m_off + s_off + f_off/framerate; time_value = time / (ceil(framerate)/framerate) + offset; hours = time_value/3600; minutes = (time_value / 60) % 60; seconds = time_value % 60; frames = (time_value - floor(time_value))*framerate; #timecode = sprintf(#, "%02d:", hours); #timecode += sprintf(#, "%02d:", minutes); #timecode += sprintf(#, "%02d:", seconds); #timecode += sprintf(#, "%02d", frames); // #timecode += sprintf(#, " %.3f s", time); // abs. time // #timecode += sprintf(#, "%10d f", (time*framerate)); // abs. frames gfx_blit(0,1); gfx_setfont(size*project_h,font,'B'); gfx_str_measure(#timecode,txtw,txth); yt = (project_h- txth*(1+border*2))*ypos; gfx_set(bgc,bgc,bgc,bga); gfx_fillrect(xpos * (project_w-txtw*(1+border*2)), yt, txtw*(1+border*2), txth*(1+border*2)); gfx_set(fgc,fgc,fgc,fga); gfx_str_draw(#timecode,xpos * (project_w-txtw),yt+txth*border);
Questa la pagina dove trovi l'originale: https://forum.cockos.com/showthread.php?t=170727
Qui sotto il txt scaricabile se ti fa comodo.
CREARE REGIONI COL NOME DEL FILE
Reaper ha una gustosissima finestra di rendering da cui, con le wildcard e altre azioni, si possono generare in fase di rendering file pronti da regioni, marker e altro. Prendendo i nomi dalle
regioni si possono esportare i file già nominati.
Nel mio caso, devo creare dei doppiaggi di cui ho i film. Sono 12 filmati che hanno già un nome e io vorrei che le regioni prendessero il nome dal filmato. Sì, anche questo si può fare! Se hai
installato le SWG Extensions allora avrai il comando attivabile.
Script: X-Raym_Create regions from selected takes and from track name.eel
Il problema è che me li nomina con l'estensione .mp4.
Clicco New Action, nella finestra cerco il comando
Script: mpl_Cut extension from selected item names.lua
lo trascino da sinistra a destra e do un nome alla nuova azione creata. Faccio attenzione che ci sia in alto l'ultimo comando per cancellare l'estensione del file e poi la creazione delle
regioni. Prima taglia il nome poi crea la regione.
Posso dargli un comando da tastiera o creare un pulsante, uguale, ora c'è un comando che compie due operazioni con un click!
La playlist che ti spiega Reaper dalle basi
Reaperiani ha una playlist eccellente per approfondire l'uso quotidiano del software, molto semplice e che non deve spaventare, si chiama
Il video 2 e il 3 sono da guardare molto attentamente se fai voiceover.
Io sono partito da qui e poi ho personalizzato come scritto in questo articolo per trovare il mio modo di usare la DAW in maniera produttiva.
Sto aggiornando anche un altra pagina dedicata a Reaper dove inserisco un po' di risorse. Sono cose
che riguardano il mio modo di usare la DAW legata al mestiere che faccio, quindi tutto più orientato al voiceover e al doppiaggio o alla sonorizzazione filmica.
Sono migliaia le risorse disponibili, se cerchi per il web la comunità di Reaper è enorme. In quella pagina metterò quello che mi verrà suggerito e quello che reputo interessante fra ciò che sono
in grado di scoprire nel mio operare su Reaper.
estensioni SWS/S&M
Qui trovi il pacchetto per Reaper: https://www.sws-extension.org/
Questo è un argomento più avanzato, puoi guardarti il video di
Kenny Gioia per capire come installarle e capire cosa fanno.
Reaper è davvero immenso nelle sue possibilità. Questo è solo un assaggio.
In una seconda pagina cerco di riassumere quello che trovo utile.
Qui un mio template per il voiceover: Template Reaper 7
Il Template contiene solo plugin Cockos, in particolare Gate, compressore e limiter. Li ho tarati ma è chiaro che vanno regolati in base al tuo input ed esigenze.
Il Gate è tarato come un expander, molto leggero, filtrato sui 250Hz, soglia di silenzio a -45dB. Si trova disattivato in tutte le tracce, nelle
tracce di input in particolare è in Pre IN (si attiva da FX di fianco all'input), quindi se attivato, farà entrare il suono già trattato, occorre tararlo ad hoc sul proprio
sistema prima di attivarlo.
Il compressore è 3/1, leggero. Il ReaLimit è tarato a -3dB TP.
Dentro alla cartella che scarichi ci sono anche la mappa della tastiera e i settings miei che ti ho raccontato qui. Puoi importarli dalle preferenze, prima voce in alto, salva la configurazione di base e importale se vuoi. Queste mappe puoi sempre cambiarle.
Per la tastiera invece apri Actions e importa tutto, la prima voce in alto.
Puoi sempre resettare dallo stesso menù.
Queste due ultime cose ti consentono diu riprendere da dove eri rimasto quando cambi computer o formatti e reinstalli Reaper.
XTouch ONE Behringer
XTouch ONE Behringer
La procedura standard è: con Reaper spento accendi il controller, premi e tieni premuto STOP, ruoti il pomello del PAN fino a che vedi MC Reaper.
La mappartura è quella Behringer.
Puoi usare anche MC Standard e lo leggerà comunque. Magari ti fa comodo averlo solo per PLAY/REC e lo usi su più DAW, Logic ad esempio.
Per usarlo su Pro Tools devi riconfigurarlo ma è un attimo farlo.
Puoi anche personalizzarlo così:
- Tieni premuto Stop, premi l'Encoder per entrare nella modalità di selezione
- Gira l'Encoder sulla modalità MC User così che "MC User" appaia sullo schermo e lascialo lì
- Ora, premi e tieni premuto il pulsante che vuoi riassegnare - esempio F1
- Gira l'Encoder per riassegnare il pulsante a quello che desideri - esempio READ (automazioni)
- Ripeti questo per gli altri pulsanti
- Quando hai finito, premi l'Encoder più volte
Qui l'articolo originale: Cockos Forum
L'editing selettivo con un effetto
Un singolo item, quindi un pezzettino della lunga traccia su cui stai lavorando, ha un click, per esempio. In editing è abbastanza facile risolverlo ma se si trova in una consonante e una vocale
o parola dove è difficile trattare con Razor o altre risorse di taglio, allora il Mouth De Click della iZotope ad esempio torna molto utile. Su Pro Tools puoi applicare l'effetto con un editing
diretto, distruttivo, perché gestire in tempo reale effetti come questo o anche solo il Wave Debreath è impensabile. Logic li gestisce meglio ed ha uno strumento simile a quello che sto per farti
vedere maa è un ibrido che realizza un render della parte da trattare e la sostituisce in traccia. Reaper? Fa meglio, applica l'effetto direttamente al singolo item. Unica accortezza: se pensi si
averne bisogno spesso lungo tutto il file, magari un intervista dove occasionalmente devi attivare l'effetto, applicalo prima di cominciare i tagli di editing. L'istanza resterà disattivata e
potrai attivarla solo quando ti serve sul singolo taglio dell'item su cui vuoi che intervenga.
Sta a vedere.
Altri Reaperiani
Tra i colleghi che scrivono e fanno video tecnici su Reaper ti segnalo Nicola Lanci
Invece per avermi portato sulla via della falce ringrazio Lenny Pelizzoni che mi diceva sempre "quando lo userai non tornerai più indietro" ed aveva ragione.
Sì, è vero, si tratta di uno strumento, ma con gli attrezzi giusti, i grandi artisti danno il meglio, non credi?
Caspita, questa me la devo ricordare...
Ad essere sincero ci sono tantissime altre cose da dire, salvare i preset, salvare dei template di progetto così da essere sempre pronti al lavoro e mix, un sacco di cose sul mix e sui suoi
plugin. Nella playlist di Reaperiani c'è molto e tutto spiegato bene.
Qui ho solo intenzione di creare una memoria per me stesso così se mi verrà un attacco di smemoranda ritroverò le basi per cominciare personalizzandolo quanto basta per rendere Reaper
una perfetta macchina da doppiaggio e voiceover.
Magari interessa anche a te.
Grazie per il tuo tempo.
Paolo
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